Trine 2: Complete Story – Recensione

da | 17/02/19 15:00

Frozenbyte conosce molto bene, ormai, le sue IP. Dopo il successo di Shadowground e Shadowground Survivors la software house si è dedicata allo sviluppo di un progetto completamente inedito.

Trine venne accolto così positivamente dalla critica che ad oggi ne sono stati sviluppati ben tre capitoli, con un quarto attualmente in lavorazione. I primi due capitoli della serie, peraltro, sono già arrivati su Wii U ormai molti anni fa, ma soltanto adesso abbiamo modo di mettere le mani su Trine 2: Complete Story, che è arrivato su Nintendo Switch il 18 febbraio 2019. Per questo motivo, siamo finalmente pronti a parlarvene, nella nostra recensione.

Per chi non lo sapesse, Trine 2 è fondamentalmente un platform 2D con molti elementi da rompicapo. Abbiamo la possibilità di controllare tre personaggi diversi, ognuno con abilità e caratteristiche completamente differenti. Ed è proprio sulle capacità dei nostri eroi che si basa sia la trama che il gameplay stesso. La storia, infatti, ci racconta come il Trine, una misteriosa reliquia magica, abbia richiamato alle armi i tre protagonisti per difendere il regno da una minaccia sconosciuta, almeno fino alle prime ore di gioco.

Lo sviluppo delle vicende, tuttavia, non mostra forti colpi di scena e a stento si riesce a far decollare una storia che, di fatto, vorrebbe essere avvincente ma che non sempre è capace di esserlo. Ciononostante, abbiamo apprezzato come i dialoghi siano sempre parlati e come i caricamenti fungano anche da intermezzo per spiegare quello che sta accadendo.

Ma ciò che abbiamo davvero amato di Trine 2 è la caratterizzazione dei personaggi, che in quest’opera non è solo importante per valorizzare la storia, ma anche per dare un’anima al gameplay. Nella risoluzione dei vari puzzle, infatti, più di una volta avremo bisogno di utilizzare tutti e tre gli eroi, dato che hanno abilità contrastanti e utili in diverse situazioni.

Il mago Amadeus potrà creare dei cubi di metallo su cui può salire o abbassare alcuni oggetti. Peraltro, grazie ai suoi poteri cinetici, può spostare determinati elementi dello scenario, come dei massi che bloccano la strada o anche usare un tronco per oscillare da una piattaforma all’altra. La ladra Zoya, invece, potrà sfruttare il suo arco sia per colpire i nemici a distanza, che per far cadere oggetti da luoghi difficilmente accessibili. Inoltre, è l’unica che può effettuare un doppio salto, se vicina a un muro e può addirittura usare un comodissimo rampino. Infine abbiamo il coraggioso cavaliere Pontius, armato di spada e scudo, oppure di un possente martello. Muovendo la levetta analogica destra, infatti, potrà parare tutti gli attacchi o detriti che gli cadono addosso, mentre con le sue armi potrà affrontare i nemici direttamente, invece che a distanza come gli altri due eroi.

I rompicapi, d’altro canto, non sono mai eccessivamente complessi ma, com’è giusto che sia, richiedono alcuni minuti per essere compresi. Non aspettatevi un gioco la cui difficoltà logica sia esagerata al punto da tenervi ore senza capire cosa fare, dato che non è il caso di Trine 2. Proprio questo lo rende un gioco accessibile a tutti, anche agli utenti più giovani.

Riuscitissima, peraltro, anche la componente multiplayer del gioco, che si avvalora della presenza dei due Joy-Con ma anche delle infrastrutture online. Sono infatti presenti sia il multigiocatore in locale che online, anche con i nostri amici nelle loro case. Un elemento importante per un’opera del genere, che consente di godersi quest’esperienza assieme chi vogliamo noi.

Per quanto riguarda l’ambientazione Frozenbyte è stata capace di realizzare degli ambienti perfettamente consoni al contesto fantasy e medievale della serie. Su Nintendo Switch, nonostante il framerate resti altalenante e la risoluzione non sia eccelsa, vengono riprodotte correttamente le luci e le ombre. Il risultato finale è, come vedete dalle immagini in calce, una piacevole esperienza visiva che accompagna l’esplorazione e la soluzione di puzzle.

A rendere tutto ancora più magico, è l’incredibile colonna sonora, elemento su cui il team di sviluppo ha puntato davvero molto. Realizzate da Ari Pulkkinen, lo stesso compositore della canzone principale di Angry Birds, le musiche di Trine 2 ci hanno fatto ricordare le ambientazioni fantasy dei film de Il Signore degli Anelli o di Narnia. Insomma, anche se chiudiamo gli occhi riusciamo a immaginare le sensazioni, i colori e gli ambienti che popolano l’universo di Trine.

Peccato per la mancanza di controlli touch o con il giroscopio che, per un gioco come Trine 2, si sarebbero sposate alla perfezione con le meccaniche puzzle. Ad esempio, sarebbe stato fantastico poter controllare le magie di Amadeus con il nostro dito, oppure oscillare con il rampino di Zoya muovendo il controller. Sono piccolezze, certo, ma avrebbero reso l’esperienza ancora più immersiva. Se siete interessati all’acquisto, sappiate che il prezzo sul Nintendo eShop è di solamente 16,99 euro, mentre il peso del gioco è di 2,4 GB. Insomma, niente di particolarmente limitativo.

In conclusione, l’impatto che abbiamo avuto con Trine 2: Complete Story è stato più che positivo. Si tratta di un’esperienza completamente diversa dalle solite opere indie che possiamo trovare sull’eShop. L’ambientazione c’è, e così anche le musiche. Un peccato per la trama, dato che, a nostro avviso, si poteva fare qualcosa di più. Se da tempo avete sentito parlare di questa serie, è forse giunto il momento di metterci le mani su, dato che Trine 2: Complete Story è ora disponibile su Nintendo Switch.

PRO

  • Fantastica caratterizzazione dei personaggi
  • Puzzle non troppo complessi
  • Ambientazione e colonna sonora incredibili

CONTRO

  • Poca complessità
  • Trama non convincente
  • Framerate incerto

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