Abbiamo avuto tra le mani Rise: Race The Future, un racing game futuristico di rally in cui super auto sfrecciano su fantastici tracciati realizzati alla perfezione. Ecco la nostra recensione.
Rise: Race The Future è un gioco già di per se storico. Il titolo di VD-Dev fu annunciato il 31 maggio 2016 per Nintendo Wii U, Nintendo 3DS e, quando ancora non si chiamava Nintendo Switch, per project NX. Esatto, questo fu uno dei primi videogiochi annunciati per Nintendo Switch.
Un mese dopo (luglio 2016) la software house francese subì il trauma della scomparsa del proprio co-fondatore, Fernando Velez, così questo innovativo rally futuristico rischiò di non essere più realizzato. VD-Dev decise così di cancellare le versioni Wii U e 3DS per concentrarsi su quella per NX, oh pardon, per Nintendo Switch.
Come abbiamo già detto, Rise: Race The Future (disponibile da oggi) è un racing game futuristico di rally. Ad impreziosire ancora di più il progetto è la collaborazione tra VD-Dev e Anthony Jannarelly, noto car designer famoso per aver progettato le automobili super lussuose di W Motors, compagnia libanese con sede a Dubai, e per aver fondato la Jannarelly Automotive.
A colpire, infatti, è proprio l’ottimo design delle automobili dove le vecchie e spigolose auto da rally sono state sapientemente sostituite da lussuose e scintillanti super cars.
Le modalità di gioco offerte da Rise: Race The Future sono 3: Sfide, Campionato e Time Attack. Nella prima modalità avrete a che fare con le classiche sfide (la bellezza di 64) a obiettivi ad esempio: arriva prima dell’auto di Tizio; oppure: batti il tempo di Caio senza usare il turbo. Insomma, le sfide presenti ormai in tutti i racing game. Così come la modalità Time Attack, dove il miglior tempo sul tracciato vi farà vincere il torneo. Entrambe le modalità sbloccheranno auto, 10 disponibili e tutte con caratteristiche differenti.
Nel Campionato, invece, avrete a che fare con un tot di gare in cui ogni posizione finale vi farà guadagnare punti e salire nella classifica generale. In questa modalità vi scontrerete con 9 avversari e la sua difficoltà sarà graduale. I Campionati disponibili saranno 8.
Inizialmente, avrete soltanto 2 auto a disposizione. Potrete scegliere tra diverse combinazioni di colore, se usare il freno automatico e, cosa interessante, come ricaricare il turbo una volta terminato: potrete scegliere se ricaricarlo durante un drift, se ricaricarlo al raggiungimento di una certa velocità oppure potrete scegliere di avere 3 turbi per giro più una ricarica alla partenza.
Il primo impatto con il gioco, avviando una gara, sarà sicuramente molto positivo. L’HUD di gioco è ben collocato sullo schermo (al contrario di quello assai caotico visto in Xeno Racer) e i vari indicatori (giro, posizione, KM/H, mappa) non danno noia al gameplay. Se anche l’occhio vuole la sua parte, Rise non deluderà. La sagoma della super car prenderà gran parte dello schermo (potrete anche cambiare visuale con il tasto X, ben 5 disponibili), mentre in secondo piano saranno i fantastici paesaggi e il design dei tracciati a rapire, almeno per un attimo, la vostra attenzione.
Il level design è eccezionale, i tracciati sono davvero tanti e molto differenti tra loro. La loro realizzazione è perfetta, provare per credere. Stessa cosa per quanto riguarda la giocabilità, semplice e intuitiva. L’auto risponderà in maniera quasi impeccabile alle vostre azioni. Fattori importanti che vanno a realizzare un gameplay sorprendentemente solido, sorprendentemente perché gli ultimi giochi di corse non ci hanno proprio fatto impazzire. Possiamo tranquillamente dire che Rise: Race The Future è un degno avversario di FAST rmx, anche se è ancora il gioco di Shin’en ad occupare il gradino più alto del podio. Vi spieghiamo perché.
Se Rise è tecnicamente superbo su Nintendo Switch, non lo è per quanto riguarda il Fattore Switch. Rise gira alla grande sia in TV che in modalità portatile ma è orfano del rumble HD, neanche una vibrazione normale. Già questo basta a lasciare FAST rmx sul gradino più alto del podio (il racing di Shin’en ha un rumble HD mostruoso). Un altro punto sfavorevole, se vogliamo ancora più negativo del Fattore Switch, è la totale assenza di una modalità multigiocatore, che sia online o locale. Niente “presta un Joy- Con al tuo amico”, niente sfide online con giocatori di altre nazioni, niente di niente. Non poter giocare ad un gioco simile con un amico è davvero un peccato. Aggiungeranno una modalità multigiocatore con un aggiornamento futuro? Soltanto il tempo lo dirà.
Rise: Race The Future è un racing game davvero molto curato qualitativamente e molto bello da giocare. Seppur la modalità Campionato sia fine a se stessa e senza spunti interessanti, il gioco regge il confronto con gli altri dello stesso genere. Il gameplay è solido, edificato, mattone dopo mattone, da diverse scelte tecniche e di design apportate da VD-Dev. Peccato per la totale assenza di una modalità multigiocatore e per la mancata compatibilità con il rumble HD. Rise riesce comunque a centrare la sufficienza in questo importante fattore grazie alla esclusiva portabilità del titolo stesso.
In passato, lodammo già VD-Dev grazie all’ottimo IronFall: Invasion, primo sparatutto in terza persona per Nintendo 3DS a supportare il C-Stick della console.
Rise: Race The Future è disponibile da oggi, 22 luglio 2019, in digitale sul Nintendo Switch eShop al prezzo di € 17.99 per 1.6 GB di spazio su console o microSD. Il gioco è localizzato (testi) in italiano, compatibile con il Pro Controller e con il Cloud dei dati di salvataggio.
Pro:
- Qualità generale elevata
- Design delle auto
- Design dei tracciati
- Giocabilità unica su tutti i tipi di terreno, acqua inclusa
Contro:
- Totale assenza di una modalità multigiocatore
- Fattore Switch povero, almeno il rumble HD..