I videogiochi possono essere una forma d’arte? Fortunatamente si, AER: Memories of Old porta arte e riflessione su Nintendo Switch.
Inutile negarlo, negli ultimi anni a causa di tanti avvenimenti di cronaca, i videogiochi sono stati bersagliati da “esperti” e giornalisti per indurre i loro utilizzatori alla violenza ed alla ignoranza.
Tutti noi videogiocatori sappiamo benissimo che ciò non è vero altrimenti quando i nostri genitori che giocavano ad acchiappa la talpa oppure a battaglia navale, sarebbero dovuto diventare dei veri delinquenti sterminatori di talpe.
AER: Memories of Old ci farà viaggiare attraverso gli occhi di Auk, una “ragazza celeste”, dimostrando per l’ennesima volta che i videogiochi non sono soltanto violenza, ma possono essere una vera e propria forma d’arte in grado di raccontare una storia che possa far riflettere.
Un viaggio breve per molti, profondo per pochi
I ragazzi di Forgotten Key vi faranno vivere le avventure di Auk, una ragazza che cambia forma grazie alla capacità di mutare il proprio corpo in un’aquila a proprio piacimento.
Il viaggio di Auk inizia con un antico e santo pellegrinaggio, portandola attraverso le caverne di un tempio dedicato a una figura misteriosa di nome Karlah. È qui che Auk riceve la “Luce di Karlah”, una strana lanterna che svela fantasmi e resti di un tempo perduto.
Continuando la sua avventura attraverso antichi templi e rovine, Auk inizia a scoprire una minaccia oscura in agguato nelle isole che visita e parte per un viaggio alla scoperta di divinità dimenticate e prevenire la diffusione di una misteriosa corruzione.
Questa è la cornice che AER: Memories of Old ci presenta. Sparsi, tra le isole galleggianti in cielo, ci sono spiriti che possono essere rivelati con il potere della lanterna di Auk. Così potreste assistere a conversazioni su strani eventi passati che hanno portato il mondo allo stato di bellezza e desolazione in cui si trova.
AER: Memories of Old non imporrà la propria storia, ma vi consentirà libertà di esplorazione per scoprire di più sul suo mondo. Anche la fine del gioco resta abbastanza vaga; gli sviluppatori hanno preferito che sia il giocatore a trovare il proprio significato e ciò rende la trama ancora più speciale e riflessiva.
Detto questo, il gioco è incredibilmente breve: la storia dura circa 2 ore o poco più. Tuttavia, se deciderete di esplorare le rovine e i relativi contenuti nascosti, potrete raddoppiare la longevità a seconda della velocità con cui scoprirete tutto. Alla fine, vi ritroverete ad entrare in un circolo vizioso in cui vorrete sempre più informazioni su quanto avvenuto in passato.
Dungeon semplici, ma divertenti
AER: Memories of Old non vi stresserà con combattimenti o meccaniche di gioco complesse e difficile da padroneggiare.
Il gioco svolge anche un lavoro fenomenale assicurando al giocatore la massima libertà possibile. I tre templi principali che esplorerete sono tutti disponibili fin dall’inizio e il gioco non vi impone di seguire alcun ordine.
Certo, ci sono alcuni NPC che vi daranno indicazioni se ne avrete bisogno, ma sarete completamente liberi di esplorare da soli e affrontare le sfide quando lo vorrete.
Come vi abbiamo già detto, gli sviluppatori vogliono che vi godiate il viaggio e che riflettiate su di esso.
D’altra parte, salterete o accenderete / spegnerete la lanterna per la maggior parte delle sezioni del dungeon del gioco, risolvendo enigmi relativamente semplici ed esplorando lo scenario scovando le loree del gioco.
Volare non è mai stato così spettacolare
Dove il gioco brilla davvero, però, è nel suo mondo aperto; con la semplice pressione di un pulsante, Auk può trasformarsi in un’aquila per esplorare il mondo dall’alto ed eseguirete tutti i tipi di acrobazie in qualsiasi momento.
La meccanica di volo è straordinariamente reattiva. La videocamera vi ritrae mentre accelererete, offrendovi più tempo di reazione quando si presentano ostacoli, permettendovi di correggere le vostre virate tranquillamente.
Insomma, volare non è mai stato così soddisfacente, infatti, dopo aver finito il gioco ci siamo ritrovati a rigiocarlo soltanto per volare un po’ in giro, tra le nuvole e svelare le splendide isole e le rovine oltre di esse.
Qualche acciacco dal punto di vista tecnico…
Purtroppo, dal punto di vista tecnico non è spettacolare come tutto il resto del gioco.
AER: Memory of Old è afflitto da tediosi e frequenti bug: compenetrazioni di più oggetti, Auk che rimane incastrata da qualche parte costringendoci a riavviare la partita per citare i più comuni.
Parecchio fastidioso calcolando che il gioco vuole che esploriate il mondo liberamente, ma vi ritroverete ad “interrompere” l’immersione psicologica nel gioco. Inoltre, i caricamenti in seguito ad una morte sono di una decina di secondi. Paragonabili al riavvio di una partita di Zelda BOTW, ma il gioco è decisamente meno pesante del capolavoro di Nintendo.
Come si comporta su Nintendo Switch
Un tasto dolente per noi possessori di Nintendo Switch, infine, è costituito da tutta una serie di cali di frame molto evidenti. Non sono saltuari e saranno riscontrabili fin dal primissimo avvio del titolo in entrambe le modalità di Switch.
In modalità docked il problema sembra essere meno invadente e l’esperienza è parecchio positiva. Tuttavia, in modalità portatile i cali risultano più persistenti e avvengono anche in momenti in cui non c’è nulla di particolare. Talvolta, il gioco si inceppa a tal punto da interrompere la musica di gioco. Capita molto raramente, ma è accaduto due volte in fase di recensione.
Inoltre, pessima l’ottimizzazione della batteria, segno che la modalità portatile non è stata seguita a dovere dal team di sviluppo.
Infine, né il giroscopio, né i sensori di movimento, né l’HD di Rumble sono stati implementati, ma non sono una grave mancanza. Purtroppo però, è tutto l’insieme delle mancate ottimizzazioni su Switch dimostrano che sia stata un po’ snobbata dagli sviluppatori.
Tuttavia, speriamo e crediamo che verrà rilasciata una patch correttiva sul gioco perché altrimenti sarebbe un gran peccato.
Conclusioni
AER: Memories of Old è un’opera artistica di prestigio di Forgotten Key che vale sicuramente la pena giocare. Purtroppo, i tanti problemi tecnici su Switch potrebbero rendere l’esperienza spiacevole; andando a rendere vano l’impegno artistico.
Tuttavia, se siete curiosi di giocarlo, almeno in modalità dock dove soffre notevolmente meno, lo troverete sull’eShop di Nintendo Switch al prezzo di 19,99€ con un peso di circa 1,1 GB.
Pro
- Un’esperienza rilassante
- Tanti segreti da scoprire
Contro
- Bug che rovinano l’intera esperienza
- Durata breve se non ci si sofferma a scovare i dettagli