Ellada Games sotto la direzione del capo produttore Eduard Arutyunyan, trasporta il suo survival indie Niffelheim su Nintendo Switch. Diamo un occhiata più approfondita a questa vichinga avventura nel Mondo delle Nebbie.
Le culture, i racconti e la mitologia nordica sono indubbiamente affascinanti e venire trasportati in quelle ambientazioni fantasy è di certo un’esperienza particolare ed avvincente. Lo stesso deve aver pensato Ellada Games che, prendendo spunto da videogiochi come la saga di “Elder Scrolls” o da romanzi come “A Song of Fire and Ice” di George R.R. Martin, cerca di immergere il videogiocatore in quel magico universo con il suo Niffelheim.
In Niffelheim, ci ritroveremo ad interpretare il ruolo di uno tra i più importanti combattenti del mondo nordico: Vichingo, Sciamano, Berserk e Valchiria. Il nostro avventuriero come possiamo vedere dal curato filmato animato iniziale è perito in battaglia e come un valoroso guerriero viene celebrato facendo bruciare il suo corpo ormai senza vita su una nave alla deriva. L’unico problema è che invece di arrivare nel Valhalla ed abbracciare l’onore e la gloria che gli spetterebbe di diritto, si ritrova bloccato nel Niffelheim, ovvero il Mondo delle Nebbie. Sta a noi capire il motivo di questa reclusione inaspettata.
Niffelheim è in tutto e per tutto un Survival che, prendendo spunto da altri giochi come Minecraft e Terraria, riesce a sviluppare una sua identità. I movimenti di gioco sono impostati come fossero un Platform in 2D, con la differenza che il nostro guerriero non potrà saltare, ma solo attaccare, difendere e raccogliere oggetti sul suo cammino; estremamente utili per il complesso ed articolato sistema di crafting che quest’indie presenta.
In Niffelheim dovremo stare attenti a tutti i fattori che caratterizzano i survival e che fortunatamente sono ben visibili nell’HUD di gioco: la barra della vita, la barra della fame, i soldi accumulati, gli oggetti equipaggiati ed il clima. Tutti elementi fondamentali se si vuole riuscire a sopravvivere alle intemperie delle terre del lontano Nord. Ci sono molteplici tipologie di armi, da trovare nelle nostre avventure o da forgiare per creare l’arma perfetta per il nostro avatar.
Per calmare i morsi della fame, invece, potremo mangiare funghi e spezie varie oppure possiamo andare a caccia di vari animali e cuocerli per ricavarne il giusto nutrimento. Anche la morte sarà particolare poiché il nostro eroe diventerà un anima che (alla Souls maniera) dovrà ricongiungersi col suo corpo nelle vicinanze di dove è stato sconfitto in precedenza.
Inizialmente il nostro obiettivo è quello di sviluppare il nostro Workshop ovvero la base da dove inizieranno le nostre avventure e dove possiamo creare macchinari per forgiare, cuocere, cucire e costruire. Possiamo anche sederci sul trono e così facendo recuperare punti vita accrescendo il nostro onore oppure addirittura armarci di piccone e scendere nelle miniere per trovare materiali ed oro. Per quanto il giocatore venga letteralmente “buttato” nel mondo di gioco senza troppi giri di parole potendo rimanere un po’ spaesato e senza meta, Niffelheim vanta molti contenuti per chi ha la pazienza di apprendere il complesso sistema di gioco.
L’inventario è ben strutturato e molto accessibile al giocatore dividendo semplicemente le armi e gli oggetti, gli equipaggiamenti da battaglia e da recupero e le nostre statistiche. Nella mappa di gioco è possibile scorrazzare in lungo e in largo per l’ambientazione dove abbiamo deciso di incominciare la nostra avventura, ma possiamo liberamente spostarci nelle altre zone d’esplorazione e nelle città, il fulcro delle attività di commercio di Niffelheim dove NPC mercanti compreranno e venderanno a iosa e ci daranno sporadicamente alcune quest secondarie da completare.
Ma quale sarà il principale luogo da esplorare affondo per migliorare l’equipaggiamento e trovare boss che possano far avanzare la storia del gioco? Ovviamente i Dungeon. Quest’ultimi sono pieni zeppi di nemici di ogni tipo, nuvole velenose da evitare, boss da dilaniare e tesori da scovare. Effettivamente i Dungeon, che sono il cuore pulsante del gioco, sono un po’ ripetitivi sia concettualmente che visivamente, risultando troppo spesso uguali in ogni piano che viene esplorato.
Il più grande difetto di Niffelheim è proprio la ripetitività, che potrebbe annoiare il giocatore al terzo Dungeon uguale a quello prima. A differenza del crafting molto ben fatto anche il sistema di combattimento è abbastanza arido, con poche possibilità e limitatissime animazioni che lo rendono legnoso e stancante. La colonna sonora è piuttosto nascosta e silenziosa per l’ambientazione del gioco, dalla quale magari ci si aspetterebbero sonate epiche e gloriose, degne della mitologia nordica.
Ovviamente, il dettaglio che salta immediatamente all’occhio, è la cura e la realizzazione grafica mozzafiato. Tutto il gioco di Ellada Games sembra uscito fuori da una tela, un meraviglioso dipinto che muovendosi su schermo, raffigura le avventure di un vichingo errante alla ricerca del Valhalla. Purtroppo essere un porting di un indie PC, porta con se alcune lacune. La visuale in modalità portatile rende le scritte del gioco molto piccole e a volte di difficile lettura ed il fattore Switch è pressoché nullo (tralasciando l’ovvia possibilità di giocare senza schermo TV).
Per concludere, Ellada Games confeziona un buon survival che, anche essendo esaltato da una resa grafica ed artistica fantastica, non riesce a convincere al 100% a causa di alcune limitazioni tecniche e di gameplay che lo rendono inferiore ad altri titoli del genere. Ma se adorate costruirvi da zero il vostro personaggio ed adorate i racconti di mitologia nordica, Niffelheim potrebbe essere il gioco che fa per voi.
Niffelheim è disponibile su Nintendo Switch dal 20 settembre 2019 ad un prezzo di € 14.99 per 1398,80 MB di spazio su console o microSD. Il gioco è completamente in inglese, compatibile con il Pro Controller e con il Cloud dei dati di salvataggio.
Pro
- Tanto da giocare
- Grafica fantastica e artistica
- Divertente con gli amici
- Crafting buono
Contro
- Combattimenti troppo legnosi
- Poca creatività per un Survival
- Movimenti e Dungeon piatti
- Ripetitività dietro l’angolo