Una delle saghe più longeve del panorama JRPG sbarca nuovamente su Nintendo Switch in una versione migliorata. A voi la recensione di Atelier Escha & Logy: Alchemists of the Dusk Sky DX.
Gust Studios e Koei Tecmo si sono resi protagonisti da poche settimane rispettivamente per lo sviluppo prima e la pubblicazione dopo di una bellissima trilogia dedicata alla celebre serie Atelier intitolata Atelier Dusk Trilogy su Nintendo Switch. C’è da dire che la prima apparizione della serie “Dusk” risale al 2013 su PlayStation 3. In ordine uscirono Atelier Ayesha: The Alchemist of Dust (2013), Atelier Edgy & Logy: The Alchemist of the Dust Sky (2014) e per ultimo Atelier Shallier: Alchemists of the Dusk Sea (2015). Quello che prenderemo in considerazione oggi è il secondo titolo della serie.
Per chi fosse nuovo di questi giochi ricordiamo che si tratta di una piuttosto longeva serie di stampo JRPG il cui fulcro è il mondo dell’alchimia. Una volta avviato il gioco potrete subito godervi la presentazione iniziale in stile anime. Una volta arrivati nel menu iniziale dovrete scegliere il personaggio che vi accompagnerà per il resto dell’avventura. Potrete scegliere tra Escha Malier (femmina) e Logix “Logi” Ficsario (maschio). Noi abbiamo voluto iniziare con Logi, un ragazzo arrivato nella città di Colseit con lo scopo di diventare un alchimista.
La prima cosa che risalta è l’ottimo riadattamento in versione HD che ha di fatto dato nuova linfa alla trilogia; pur essendo un titolo più o meno datato riesce a fare la sua bella figura dopo svariati anni. All’inizio sarete introdotti alle varie funzionalità del gioco, e non sono poche come leggerete tra poco. Verrete introdotti all’uso dell’alchimia, come mescolare gli oggetti tra di loro per crearne di nuovi. La varietà di creazioni è davvero vasta, e si parte dai rimedi medicinali fino ad oggetti esplosivi utili soprattutto in combattimento contro un gruppo di nemici.
Un altro elemento caratteristico di questa serie è la massiccia presenza di dialoghi. Se siete amanti delle storie, e quindi vorrete approfondire ciò che si cela dietro i personaggi, alle loro vite vissute prima di arrivare in città o alle loro specializzazioni armatevi di pazienza e non perdetevi una riga.
La struttura di gioco potrebbe sembrare un po’ confusionaria a causa delle tante cose da controllare, delle voci e dei sottomenu presenti. Non spaventatevi, è solo questione di abitudine. Con il vostro personaggio potrete gironzolare per la città, suddivisa in varie aree raggiungibili anche attraverso un menù apposito che si attiva con il pulsante R; vi basterà premerlo e selezionare l’area desiderata per raggiungerla istantaneamente.
Esplorazione e raccolto
L’esplorazione e la raccolta di oggetti, assieme al crafting, sono gli elementi preponderanti che girano attorno al titolo. Le zone attorno alla città di Coulset sono visitabili e sbloccabili pian piano. Potrete teletrasportarvi direttamente dalla città selezionando la voce “World Map” dalla lista delle locations. Il luogo scelto verrà suddiviso in zone, ognuna delle quali conterrà oggetti da raccogliere e nemici da combattere.
Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, ogni volta che supererete i nemici in battaglia, i vostri personaggi guadagneranno Punti Esperienza per avanzare di livello ed imparare nuove abilità. A differenza del suo predecessore, il gioco da la possibilità di far partecipare in battaglia 6 personaggi.
Un’altro elemento da sottolineare della serie è quello del fattore tempo. Muoversi tra un posto ed un altro fuori città farà scorrere il tempo, così come durante la fase di creazione tramite il pentolone alchemico. Lavorando come alchimisti nella città di Coulset, avrete delle scadenze da rispettare e degli obiettivi da raggiungere entro la fine del tempo. Completandoli migliorerete la vostra posizione lavorativa guadagnando più soldi. Inoltre nel Centro Sviluppo potrete accettare anche delle missioni secondarie, alcune delle quali ripetibili, nelle quali vi verrà chiesto ad esempio di uccidere un numero tot di nemici o raccogliere degli oggetti.
Ciò che rende unico e anche ricco il titolo è la vasta gamma di cose da fare e da tenere a mente. Così come i dialoghi, punto di forza se la si guarda dal punto di vista della trama, ma anche un qualcosa che tende a stancare vista la loro presenza in dose massiccia. Vi accorgerete di ciò quando stando in città aprirete il menu di selezione delle zone da raggiungere. Se a fianco alla voce troverete un punto esclamativo rosso significa che vi aspetterà una scena con dialogo.
Un gradito ritorno quello di Atelier Dusk Trilogy che si mostra tecnicamente migliorato. La grafica, seppur dimostri qualche anno, è discreta senza gridare al miracolo. Le ambientazioni e i colori che offre sapranno comunque catturarvi, così come la colonna sonora, altro punto di forza di ogni grande JRPG. Non sarà il capolavoro del decennio ma se ve lo siete fatto sfuggire anni fa, questa sarà l’occasione giusta per mettere mano ad una serie divertente e mai scontata.
PRO:
- Tecnicamente migliorato
- Gameplay solido e divertente
- Tante missioni secondarie
- Longevità
CONTRO:
- Meccaniche di gioco non facilmente assimilabili nell’immediato
- Mancanza localizzazione in italiano (ma oramai si sa.. con gli Atelier è così)