Metro Redux – Recensione

da | 04/03/20 14:59

Una delle sorprese più interessanti di questo secondo anno di vita di Nintendo Switch è l’arrivo dei due titoli originali della serie Metro, ideati dalla mente dello scrittore e giornalista russo Dmitrij Gluchovskij.

Metro Redux altro non è che una riedizione, graficamente aggiornata e completa di tutti i suoi DLC, di Metro 2033 e Metro Last Light. I due titoli uscirono su PC e console, rispettivamente, nel 2010 e nel 2013 centrando pareri più che positivi dalla critica specializzata e, cosa più importante, dai videogiocatori stessi.

Non nascondiamo di essere fan della serie (il nostro Roscio su tutti, che giocò entrambi i titoli sia su PC, nelle sue versioni light e Redux, che su PS4) e dei romanzi di Dmitrij Gluchovskij. Detto ciò, garantiamo, come sempre, imparzialità nel valutare la versione di gioco Nintendo Switch.

Il merito e l’idea di portare l’universo di Metro nel grande mondo dei videogiochi fu dei ragazzi di 4A Games, ex dipendenti di GSC Game World (che qualcuno ricorderà sicuramente per aver rilasciato il primo e grande capolavoro S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl) che, collaborando giorno dopo giorno proprio con lo scrittore russo Dmitrij Gluchovskij, decisero di creare un videogioco ispirato proprio a quella serie di romanzi russi assai fortunati. 4A Games inserì nel progetto tutto quello che il guru di GSC Game World gli aveva insegnato così, mixato alla grandissima vena realizzativa e narrativa del buon Dmitrij, nel 2010 arrivò sul mercato videoludico uno sparatutto in prima persona come non se ne vedeva da tempo.

Seguito spirituale della serie S.T.A.L.K.E.R., Metro 2033 segue, pagina dopo pagina, la linea narrativa del romanzo di Gluchovskij e vede una Mosca completamente distrutta da un evento apocalittico. Alcuni superstiti hanno ben pensato di rifugiarsi nell’enorme linea metropolitana della capitale russa, una delle più profonde (vanta ben 216 stazioni) e dal grande impatto artistico del mondo intero. Vestiremo i panni di Artyom, un ragazzo russo nato prima dell’apocalisse ma vissuto sempre all’interno del sottosuolo, che dovrà affrontare i pericoli della metro per tentare di avvisare il consiglio della nuova Mosca riunitosi a Polis, la più grande stazione sotterranea: Artyom avrà a che fare con una misteriosa entità, i Tetri, e si troverà, incredibilmente solo tra l’oscurità, a salvare quello che ne rimane della popolazione russa.

Metro Last Light è il seguito diretto di Metro 2033 e uscì su PC e console subito dopo, a distanza di 3 anni, il grande successo riscosso dal primo e indimenticabile titolo. A differenza di Metro 2033, Last Light non segue le vicende narrate nel secondo libro di Gluchovskij (Metro 2034) ma, grazie al lavoro svolto proprio dallo scrittore russo, si avvalora di una linea narrativa completamente originale che fa da filone alle vicende del primo gioco. In questo caso è, ancora una volta, la brama di potere dell’uomo a mettere i bastoni tra le ruote ad una già difficile vita sotterranea. Ambientato un anno dopo i fatti del primo gioco, le città-stazioni della Metro sono alle prese con una lotta per il potere assoluto e una guerra civile rischia di annientare definitivamente l’umanità dalla faccia della terra. Vestiremo i panni del nostro amato eroe, Artyom, alle prese, questa volta, con i sensi di colpa. Artyom combatterà duramente contro se stesso al fine di far luce sui tragici eventi che faticosamente si era lasciato alle spalle.

L’intero pacchetto è forte di un gameplay avvolgente, in grado di catturare il giocatore grazie alla sua incredibile forza narrativa. Gli scontri a fuoco sono realizzati ad hoc e l’azione di gioco garantisce un’importante, decisa e costante botta di adrenalina, dai primi agli ultimi minuti di gioco. I due capitoli non disdegnano alcune fasi stealth e da survivor game (caratteristica principale dell’ultimo capitolo della serie, Metro Exodus).

Metro Redux ci offre ben due stili di gioco: Sopravvivenza e Spartano. Per quanto riguarda il primo stile, la quantità di munizioni e filtri per la maschera anti-gas sarà assai ridotta, le meccaniche di combattimento e di furtività saranno intransigenti, molto severe. Questa è la modalità originale del primo Metro. Mentre lo stile Spartano è quello introdotto con Metro Last Light, ovvero per giocatori che prediligono un’azione frenetica e più action. Qui, filtri e munizioni saranno abbondanti. A bilanciare il tutto c’è la modalità Ranger, che disattiva l’intera interfaccia di gioco e lascia il giocatore in balia delle sue sensazioni. Dovrete contare ogni proiettile che sparerete per non rimanere mai senza, anche perché i proiettili (di grado militare) sono la valuta dell’intero mondo di gioco.

L’azione è, ben volentieri, messa in “pausa” da sequenze video giocabili e ogni vicenda è raccontata dalla voce fuori campo di Artyom durante i caricamenti (non particolarmente lunghi, anzi).

Troverete una metropolitana in continuo movimento, mai statica, ogni stazione avrà il suo mercato (dove potenziare le armi e acquistare consumabili come coltelli da lancio o granate) o piazza centrale, piena zeppa di gente. Ogni persona è intenta a passare la propria vita nel miglior modo possibile; potrete tranquillamente sostare ad un tavolo per ascoltare i racconti di un vecchio ranger, ad esempio, intento a narrare le sue passate vicende da S.T.A.L.K.E.R., esatto, come abbiamo già detto, molti spunti e particolari presenti in Metro sono stati “presi in prestito” dalla fantastica serie di GSC Game World.

Capiterà, più di una volta, che vi ritroverete letteralmente a tastare l’oscurità. Il bilanciamento tra luce e buio è impeccabile, anzi, a dirla tutta, il più realistico mai visto prima (l’effetto sarà proprio come se, a casa vostra, decidete di camminare di notte, con le luci spente). Le lunghe gallerie buie potranno mandare i vostri nervi in pappa. Vi consigliamo, infatti, di apportare una certa illuminazione specifica nella vostra stanza (o dovunque deciderete di giocare) così che non ci siano riflessi sul vostro schermo. Comunque, in vostro soccorso ci sarà l’equipaggiamento di Artyom, visore notturno su tutti, a patto che riuscirete a trovarlo.

E’ proprio questo bilanciamento tra luce e oscurità che mostra il suo perfetto stile grafico. Ombre, riflessi, illuminazione, effetti atmosferici, sono tutti riprodotti egregiamente dalla console Nintendo. Il port del gioco è stato affidato ad un team interno dell’azienda ucraina-maltese e sempre supervisionato dagli stessi. Il lavoro è ottimo, eccezionale. In modalità TV il titolo ha una risoluzione che si avvicina di molto agli standard 1080p mentre in portatile è di 720p. I frames sono fissi a 30 e credeteci, sono davvero granitici in entrambe le modalità di gioco.

Ma la cosa assai incredibile sta ne fatto che Metro Redux in versione fisica (i due giochi più tutti i DLC) è stato inserito tutto dentro ad un’esclusiva cartuccia da 16 GB, non occorrerà scaricare neanche un mega in più. Cioè, due giochi di questa portata, con una qualità grafica elevatissima, all’interno di una cartuccia da 16 GB senza scaricare pacchetti dati o aggiornamenti di GB extra? Complimenti davvero.

L’intero viaggio è impreziosito da una colonna sonora azzeccatissima realizzata dala duo Alexey Omelchuk e Geogogiy Beloglazov, così come lo score audio, impareggiabile. Inoltre i dialoghi sono tutti ben doppiati in italiano (da provare in russo per un’immersione ancora più totale).

Metro Redux è un videogioco che va vissuto, non giocato, e il suo gameplay immersivo non ci metterà tanto a farvelo capire, da un momento all’altro vi ritroverete a bere vodka e a pulire la vostra “bastarda” immaginaria. Ma non preoccupatevi, vorrà dire che il titolo vi avrà colpito come pochi.

Sinceramente ancora non riusciamo a capire come abbiamo fatto i ragazzi di 4A Games a portare il mondo creato da Dmitrij Gluchovskij su Nintendo Switch. A questo punto, attendiamo anche l’ottimo Metro Exodus.

Metro Redux è disponibile su Nintendo Switch dal 28 febbraio 2020, sia in versione fisica (ad un prezzo di € 50.98) che digitale. Per quanto riguarda la versione digitale, ogni singolo gioco (in versione Redux) sarà acquistabile per € 24.99 l’uno e occuperà 6.2 GB il primo (ma scherziamo?) e 7.6 GB il secondo.

Il gioco è compatibile con il Cloud dei dati di salvataggio, con il Pro Controller, con il Rumble HD e con il sistema dei motion control. Localizzazione completa in italiano (testi e audio).

Pro:

  • Uno dei porting più completi ed impressionanti
  • Universo creato da Dmitrij Gluchovskij, impareggiabile
  • 2 titoli d’immensa portata su una cartuccia da 16 GB
  • Prestazioni ottime sia in portatile che in TV
  • Ottimi combattimenti a fuoco
  • Azione e narrazione
  • Rumble HD e motion control

Contro:

  • La fitta oscurità potrebbe creare qualche problema

Link utili:

Curiosità:

  • Il seguente brano, The Market, è stato realizzato da Alexey Omelchuk e Geogogiy Beloglazov (conosciuto come Anthesteria), i due compositori hanno preso spunto dal riff di chitarra “0305030” del brano Psycho dei Muse.

 

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