Dread Nautical – Recensione

da | 29/04/20 16:00

Toni lovecraftiani in Dread Nautical, gioco sviluppato da Zen Studios, che ci farà vivere una crociera non del tutto tranquilla. Scopriamo di più nella nostra recensione.   

La strategia in molte produzioni è fondamentale, specialmente in determinati titoli che prendono spunto a piene mani da vecchi classici intramontabili. Questo è il caso di Dread Nautical, l’ultimo progetto portato a compimento dal team ungherese di Zen Studios che, dopo aver fatto esordire il gioco in esclusiva temporale su Apple Arcade, si appresta ad essere pubblicato oggi, 29 aprile 2020, anche su Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite. 

Siamo pronti per una crociera non proprio indimenticabile

Le prime fasi di gioco sono abbastanza semplici, dovremo scegliere tra ben 4 personaggi differenti tra loro quale sarà il nostro protagonista di questa bizzarra avventura. Saremo alle prese con una nave da crociera invasa da individui strani e ripugnanti, tratti direttamente dalle opere di Lovecraft ma, sebbene la situazione sia decisamente allarmante, i toni del titolo non sembrano mai prendersi troppo seriamente. 

Il nostro compito sarà quello di trovare altri superstiti sulla nave e riuscire in qualche maniera a metterci in salvo sapendo benissimo che la forza che è riuscita ad impossessarsi dei turisti della nave farà di tutto per complicarci la vita, lungo il percorso che ci condurrà alla salvezza.

Lo stile scanzonato, abbinato al clima di terrore che si respira, stona un po’ visto l’approccio scelto dagli sviluppatori in fase di progettazione del gioco; infatti molto spesso durante il corso della nostra avventura si cercherà di smorzarlo un po’ con un pizzico di umorismo. Per alcuni questa scelta risulterà fin troppo eccessiva danneggiando in maniera abbastanza marcata l’arco narrativo della storia.

Gameplay isometrico e sistema a turni 

Sul piano del gameplay Dread Nautical non vuole mischiare troppo le carte: ci troveremo di fronte ad un classico titolo che abbraccia la tanto acclamata visuale isometrica, fondendosi con lo stile del sistema a turni tanto caro a titoli RPG improntati ad una struttura di questo genere.

L’interfaccia, sebbene non risulti troppo efficace anche dopo averla studiata con alcuni semplici tutorial, in linea di massima svolge bene il suo lavoro. Ci saranno i classici slot limitati per armi e oggetti vari e, come ogni titolo a turni che si rispetti, non possono mancare bonus esclusivi e abilità uniche per ogni nostro personaggio.

Una parte fondamentale, oltre a quella di combattere le varie presenze che ci vorranno ostacolare, sarà quella di convincere ogni superstite che troveremo lungo il nostro percorso: basterà osservare un apposito segnale che ci indicherà il nostro livello di fiducia con un determinato passeggero prima di riuscire a salvarlo completamente.

Nel complesso la longevità si assesta a un massimo di 20 ponti da attraversare. Possiamo constatare che perderemo buona parte del tempo a rovistare in giro per le location, alla ricerca di cibo e risorse varie. Ricordatevi una cosa molto importante: le corazze e le armi vanno riparate sugli appositi banchi da lavoro visto che sono soggette a usura dopo non molto, quindi prestate molta attenzione ad in ogni piccolo dettaglio perché potrebbe costarvi la vita in-game.

Come ogni gioco che si rispetti, a maggior ragione se votato sulla componente tattica, non potevano mancare dei differenti livelli di difficoltà tra cui la semplice modalità normale, passando per la difficile e arrivando addirittura per l’ “insana”, quest’ultima aumenterà di molto la sfida.

Comparto Tecnico e Sonoro

Sul lato prettamente estetico lo stile cartoonesco, per quanto realizzato in maniera più che soddisfacente, stona un po’ con il mood della produzione, ma possiamo promuovere il comparto grafico generale con la premessa che non siamo davanti a nulla di grandioso. Ottimo lavoro invece per la localizzazione anche in lingua italiana, cosi tutti coloro che non sono avvezzi all’inglese potranno avvicinarsi a questo progetto.

Nota di merito, da sottolineare più volte, è finalmente il supporto completo al touch screen, la compatibilità con questa feature va a premiare una funzionalità molto bistrattata dagli sviluppatori, poco considerata nella fase di sviluppo dei loro titoli sulla console di Nintendo

Per quanto concerne i tempi di caricamento, in fase di recensione dobbiamo constatare come siano abbastanza lunghi mentre, possiamo affermare con certezza, il rumble HD insieme al feeling del Nintendo Switch Pro Controller o dei semplici Joy-Con rende l’esperienza di gioco davvero ottima in ogni sua sfumatura. Il comparto sonoro risulta decisamente sotto tono non premiando con alcuna traccia meritevole l’avventura che stiamo vivendo, insomma un semplice compitino quando invece si poteva fare qualcosa di più.

Conclusione

Arrivando alla fine della nostra recensione possiamo dirlo con certezza, Dread Nautical è un buon titolo, ma forse vuole fare troppo cose insieme. L’idea di base c’è, ed carina se si pensa al viaggio in nave finito male ma forse le varie spiegazioni e quello che ne consegue da quel momento potevano essere gestite meglio.

Quindi, l’acquisto è consigliato? Dipende dal vostro amore verso i titoli con visuale isometrica, ma state tranquilli, se partirete per questo viaggio vi divertirete, a patto che sappiate cosa vi aspetta.

Dread Nautical è disponibile dal 29 aprile 2020, in digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 19,99 per 3075,00 MB di spazio complessivo. Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Giapponese, Coreano, Olandese, Portoghese, Russo, Cinese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

Pro:

  • Ottimo gameplay di gioco
  • Avventura piacevole e scanzonata 
  • Touch Screen ottimizzato benissimo

Contro:

  • Prezzo lievemente troppo alto
  • Longevità troppo limitata
  • Si poteva osare di più in determinati punti del titolo
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