Creaks – Recensione

da | 30/07/20 11:03

Da poco è approdato sul Nintendo eShop un nuovo puzzle game assai interessante: Creaks. Che aspettate? Scopriamolo insieme!

Siete impegnati in una lunga e tediosa telefonata (Suocera? Collega? Datore di lavoro? A voi la scelta!). D’un tratto smettete di prestare attenzione alle parole del vostro interlocutore e cominciate a scarabocchiare qualcosa sul pezzo di carta più vicino a voi. Dapprima i segni dell’inchiostro sulla cellulosa non sembrano avere alcun senso o alcuna forma, ma ecco che – ad un certo punto – un’immagine sembra affiorare da quello strano miscuglio di tratti: un tizio seduto alla scrivania, all’interno di una stanza angusta illuminata soltanto da una lampadina ad incandescenza che pende dal soffitto.

Immaginate ora che questo quadretto prenda magicamente vita e avrete così un’idea di ciò che è Creaks, l’ultima fatica dello studio indipendente ceco Amanita Design (quelli di Machinarium e Botanicula, per intenderci. Come dite? Non vi dicono niente? Allora, da bravi videogiocatori, correte a recuperarli!), disponibile dal 22 Luglio sulla nostra cara Nintendo Switch

Una vera e propria opera d’arte in movimento

Creaks è bellissimo da vedere. Avete presente Tim Burton? E in particolare quei suoi disegni dai tratti tanto imprecisi quanto affascinanti? Ecco, artisticamente Creaks ricorda molto quel tipo di estetica. Non sorprende, infatti, sapere che l’art-design del titolo si basi principalmente su sfondi e personaggi realizzati interamente a mano. Tuttavia, la magia del gioco non si esaurisce lì. Anzi, quello è soltanto il punto di partenza! Perché, cari lettori, la vera magia di Creaks prende forma nel momento in cui il nostro personaggio e gli elementi che gli stanno attorno cominciano a muoversi, rivelando la maestria di Amanita Design non soltanto nel concepire mondi e personaggi artisticamente sublimi, ma anche nel dar loro vita attraverso animazioni fluide, ben studiate e dalla sorprendente naturalezza (anche qui avvalendosi di tecniche d’animazione tradizionali… Tutto fatto a mano, per intenderci!).

Sì, avete ragione… Abbiamo abbondantemente parlato dell’aspetto estetico di Creaks ma non del gioco in sé. Non preoccupatevi, rimediamo subito!

Un puzzle game tradizionale… ma non troppo

Creaks è, al di là di ogni ragionevole dubbio, un puzzle game. E, da un certo punto di vista, lo è nel modo più tradizionale possibile. Avete presente quei titoli basati su leve, pulsanti e cose così? Ecco, il titolo non si discosta molto da questa tipologia di gioco. Tuttavia, alcune simpatiche variazioni sul tema e l’ingegnosità di certi enigmi gli consentono, se non di eccellere, quantomeno di distinguersi dalla pletora di puzzle game disponibili oggigiorno sulle nostre console (e PC). Ci ritroveremo, ad esempio, a sfruttare meccaniche che coinvolgono i cosiddetti ”Creaks” (che danno il nome al gioco), dei mostriciattoli che si trasformano magicamente in suppellettili et mobilia ogni qualvolta si trovino sotto un fascio di luce. E allora ecco che, per raggiungere una scala posta troppo in alto (e per questo impossibile da raggiungere), dovremo far finire un Creak sotto un fascio di luce, così da trasformarlo in un innocuo comodino, trascinarlo nel punto giusto e sfruttarlo per raggiungere finalmente i pioli della scala in questione. Col proseguire del gioco, ovviamente, gli enigmi diverranno via via sempre più complessi (e presenteranno anche, come anticipato prima, alcune simpatiche variazioni sul tema), senza mai – però – risultare troppo complicati.

Un gioco bello da vedere…

In ogni caso, non è una sfida al cardiopalma (o una dura prova per le vostre meningi) ciò che il gioco intende fornire al giocatore. Creaks vuole in primis inabissarvi nelle sue atmosfere gotiche burtoniane – per alcuni versi depressive, per i soggetti più sensibili – avvalendosi persino di fenomeni quali la pareidolia. La pareidolia è, per i meno esperti, quel fenomeno per il quale l’occhio umano è portato a riconoscere forme, immagini o pattern ordinati in stimoli visivi disordinati. Avete presente quando scorgete una nuvola che ha la forma di un coniglio? Ecco, esattamente…

…e da sentire!

Tuttavia, non è solo il comparto visivo a raggiungere picchi d’eccellenza in Creaks. Infatti, il comparto audio del titolo è stato affidato completamente alle talentuose mani de Hidden Orchestra, progetto che porta la firma del polistrumentista, compositore e produttore scozzese Joe Acheson (sul quale vi invitiamo ad informarvi). Acheson riesce non soltanto a comporre una soundtrack che renda giustizia alla particolare veste estetica del titolo, ma anche ad accompagnare le gesta del giocatore – sempre attraverso un uso sapiente di musiche e suoni – in ogni sua azione, in ogni suo movimento ed in ogni sua scoperta.

Ma quanto dura questo sogno (o incubo)?

Per esser portato a termine, Creaks richiederà circa una decina di ore della vostra vita. Questo fattore, naturalmente, dipende fortemente da due variabili: L’abilità e la velocità con le quali il giocatore riesce a risolvere gli enigmi proposti dal titolo e l’impegno che questi dedica alla ricerca dei collezionabili presenti all’interno del gioco. Andando più nello specifico, i collezionabili non sono altro che dipinti sparsi per tutta l’area di gioco, dipinti che talvolta possono celare divertenti mini-giochi dalle meccaniche tanto semplici quanto simpatiche che non mancheranno di strapparvi qualche sorriso andando anche a spezzare piacevolmente il ritmo di gioco.

Come gira su Switch?

Pur non presentando feature particolari che sfruttino in qualche modo l’ibrida Nintendo (come il touch screen), durante tutta la nostra prova – sia in modalità docked che portatile – Creaks non ha mai presentato problemi significativi come vistosi cali di frame-rate o bug di particolare rilevanza, affermandosi come un prodotto confezionato con cura e ben sviluppato.

Un gioco di forte impatto

In conclusione, possiamo tranquillamente affermare che Creaks rappresenti un punto d’arrivo per lo studio di sviluppo ceco Amanita Design. Forte in ogni sua componente – da quella artistica a quella ludica – rapisce l’anima del giocatore per inabissarla nel suo mondo lugubre ed oscuro, regalando a chiunque decida di inoltrarsi nel cupo mondo dei Creaks un’esperienza non rivoluzionaria ma di sicuro di forte impatto.

Dunque, Creaks è disponibile dal 22 Luglio 2020 unicamente in formato digitale sul Nintendo eShop al prezzo di 19,99€ (peso download di 4488,00 MB). Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Giapponese, Coreano, Olandese, Portoghese, Russo, Cinese ed è compatibile con il Nintendo Switch Pro Controller.

PRO:

  • Eccellente comparto audiovisivo
  • Atmosfera unica e travolgente
  • Gameplay che coniuga sapientemente varietà, ingegno e tradizione
  • Ben ottimizzato per Switch …

CONTRO:

  • … pur non sfruttando appieno le potenzialità della console 
Condividi su

Articoli Correlati

Metal Slug Tactics – Recensione

Metal Slug Tactics – Recensione

Torna finalmente un titolo della serie Metal Slug sotto una veste differente, ecco a voi la nostra recensione di Metal Slug Tactics. L'ultimo titolo...