Amnesia: Collection – Recensione

da | 26/09/19 10:00

Una delle serie più spaventose degli ultimi anni arriva su eShop in formato Only Digital con una versione contenente i due titoli della serie più il DLC Justine, stiamo parlando, ovviamente, di Amnesia.

Frictional Games ha rilasciato, a sorpresa il 12 settembre, sul Nintendo Switch eShop Amnesia: Collection, un pacchetto che contiene l’originale e unico Amnesia: The Dark Descent, il suo DLC Justine (espansione del gioco) e il seguito diretto Amnesia: A Machine for Pigs.

Quando venne rilasciato su PC, nel settembre del 2010, fu subito un successo e venne accolto positivamente dalla critica specializzata e dai fan del genere. Amnesia può essere definito un seguito spirituale di Penumbra, un titolo horror in prima persona sviluppato sempre dai ragazzi svedesi di Frictional Games che raccolse voti tutto sommato positivi ma risultando infine un titolo di nicchia.

La serie Amnesia può essere catalogata tra i survivor horror in prima persona, in cui il personaggio da voi interpretato dovrà esplorare oscuri castelli e grandi dimore, interagire con gli oggetti per risolvere puzzle e venire a capo del perché si trova in quel luogo. Infatti, il fattore principale del gioco di Frictional Games prende spunto proprio dal suo nome, Amnesia, o amnesia, ovvero disturbo della memoria in cui il soggetto è incapace di ricordare eventi della sua vita.

Gli sviluppatori usano, in tutti i loro titoli, una grande quantità di suspance amplificata dalla presenza di ambienti bui, suoni, sensazioni e strane apparizioni. Insomma, Amnesia è un titolo che fa della “pelle d’oca” il suo fiore all’occhiello.

L’oscurità è sempre un fattore predominante

In Amnesia: The Dark Descent vestirete i panni di Daniel, un uomo di Londra che si ritrova misteriosamente nel Castello di Brennenburg e dovrà capire per quale motivo soffre di amnesia e quale, inizialmente, fosse il suo vero scopo. Flashback e innumerevoli sensazioni di essere seguito faranno impazzire l’uomo che, armato di lanterna (che dovrà necessariamente rifornita di boccette d’olio), dovrà farsi strada tra le tante stanze del Castello.. ma l’Ombra sarà… letteralmente la vostra ombra.

In questo capitolo dovrete tener a bada la sanità mentale di Daniel che schizzerà alle stelle con l’arrivo dell’oscurità: infatti, quando non riuscirete a ricaricare la vostra lanterna con l’olio oppure quando finirete i cerini, e credeteci, questo succederà praticamente sempre, Daniel inizierà a tremare, la visuale diventerà sfocata e l’oscurità sarà pronta ad inghiottirvi.

Amnesia: A Machine for Pigs è invece ambientato sessant’anni dopo Amnesia: The Dark Descent e impersonerete Oswald Mandus, un ricco imprenditore affetto, anch’esso, da amnesia che si risveglia nella sua ricca dimora di Londra nel giorno di Capodanno. L’uomo si ricorderà però di un misterioso macchinario riportato a casa da una spedizione in Messico e dovrà riuscire a scoprire la verità su questo strano oggetto. In questo caso gli antagonisti sono ben 2 e anche abbastanza potenti.. ma non vi diciamo altro.

In questo sequel sono state eliminate alcune parti di gameplay rispetto a The Dark Descent come l’ossessiva ricerca dei cerini per illuminare la zona o (leggermente) la perdita della sanità mentale del protagonista con l’arrivo dell’oscurità.

Piccola menzione per quanto riguarda Justine, espansione di Amnesia: The Dark Descent. In questo caso vestirete i panni di una donna intenta a fuggire dalla cella in cui è rinchiusa. Cercate di non prendere alla leggera questo DLC, ci sarà da sudare anche qui.

La serie in questione è indubbiamente una delle più riuscite, composta da una parte narrativa non indifferente, un comparto sonoro eccezionale e da una grande tensione e suspance in praticamente tutte le sequenze di gameplay. C’è un problema però: il port della versione Nintendo Switch.

Tecnicamente parlando, la versione Nintendo Switch della serie soffre di costanti cali di frame-rate. Specialmente in Amnesia: The Dark Descent quando vi ritroverete avvolti nell’oscurità alla ricerca di cerini per far luce sarete voi stessi ad impazzire. Gli FPS bassi di certo non aiutano, forse l’HPL Engine (motore grafico sviluppato da Frictional Games che prende le iniziali dal Maestro del terrore HP Lovecraft) poteva e doveva essere ottimizzato meglio su console Nintendo. Nel complesso il gioco risulta godibile anche così, ovvio, una certa fluidità d’azione non avrebbe guastato, ma giocare ad Amnesia in portatile, sul letto, al buio e magari con le cuffie è un’esclusiva non da poco.

Le opere horror di Frictional Games sono quindi già disponibili su eShop e porteranno agli amanti del genere un’originale e oscura visione del periodo vittoriano londinese.

Amnesia: Collection è disponibile in Only Digital sul Nintendo Switch eShop dal 12 settembre 2019 al prezzo di € 27.99 per 5.3 GB di spazio su console o microSD. Il gioco è magistralmente doppiato in inglese (vittoriano) e ben sottotitolato in italiano. Per quanto riguarda le feature Switch il titolo è compatibile con rumble HD, Cloud dei dati di salvataggio e Pro Controller. Niente Touch-screen e giroscopio (quest’ultimo avrebbe fatto comodo in alcune occasioni).

Pro:

  • Due (e mezzo) dei migliori survivor horror in un unico pacchetto
  • Sonoro eccezionale
  • Atmosfera e suspance unica

Contro:

  • Il frame-rate non aiuta
  • Amnesia: A Machine for Pigs meno stressante di The Dark Descent e Justine

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