Su Nintendo Switch arriva la versione rimasterizzata di uno degli strategici più famosi degli anni duemila. Ecco a voi la nostra recensione di Commandos 2 HD Remastered.
Tra la metà degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio, su Personal Computer, impazzavano i RTS e i RTT, ossia i Real Time Strategy, giochi di strategia in tempo reale e i Real Time Tactics, Tattiche in tempo reale. Era un genere che molto spesso richiedeva al giocatore una certa astuzia, molto tatticismo, visto che nella loro totalità il tema centrale del gioco erano sempre combattimenti e conquiste. Una delle serie più amate in quel florido periodo fu Commandos, sviluppata da Pyro Studios e pubblicata da Eidos.
Il primo titolo della serie risale al 1998, intitolato Commados: Oltre le linee nemiche, seguite da un contenuto aggiuntivo “Quando il dovere chiama”. Ma veniamo al dunque! Nel 2001, Pyro Studios, decide di pubblicare Commandos 2: Men of Courage, seguito un anno dopo anche dalle versioni per PlayStation 2, Xbox e Mac OS, quest’ultima però pubblicata da Feral Interactive.
Chiamata alle armi
La storia narra le vicende avvenute nella Seconda Guerra Mondiale tra il 1941 ed il 1944, nella quale vi trovere a guidare un gruppo di Commandos per contrastare le forze belliche di Tedeschi e Giapponesi. Rispetto al suo predecessore, il gioco presenta diversi miglioramenti per quanto concerne il gameplay, inclusa la possibilità di usare armi nemiche ed esplorare anche gli interni dei luoghi. Inoltre sono stati inseriti tre nuovi commandos, ognuno con delle abilità specifiche.
I personaggi possono scambiarsi tra di loro gli oggetti che possono rubare dai nemici storditi o uccisi, oppure dalle casse trovate nell’ambiente di gioco. Alcuni oggetti e armi possono essere usati solamente da un personaggio in particolare. Possiamo prendere come esempio il Granadiere, l’unico dei Commandos a poter usare le granate o il cercamine, utile per scovare le trappole sotterrate. Potrete derubare i soldati nemici non solo dei loro oggetti e delle armi, ma anche della loro divisa. Ciò vi permetterà di non destare sospetti agli occhi degli altri. Le azioni da campo prevedono la possibilità di nascondersi sotto terra, di scavalcare staccionate, finestre e scassinare porte. Qualsiasi azione deve essere presa in base a due fattori importanti: il raggio visivo dei nemici e il rumore che compiamo, ad esempio, nell’accoltellare un nemico piuttosto che stordirlo con un pugno (più silenzioso).
In questa versione per Nintendo Switch il gameplay ha subito un cambiamento, poiché assente il mouse. Infatti ogni soldato potrete controllarle e muoverlo direttamente con la levetta analogica sinistra. Lo strumento di selezione stile puntatore può essere selezionato tramite il pulsante L, ma non avrà mai la stessa efficienza di un mouse. Infatti su Nintendo Switch, proprio per questo motivo, la difficoltà risulta maggiore, addirittura al limite della frustrazione. Escogitare piani ad alta velocità è proibitivo e spesso non si fa in tempo a risolvere questioni piuttosto semplici in tempi relativamente brevi come poteva accadere nella versione PC. E dire che le possibilità di implementare l’uso del puntatore Joy-Con ci fossero tutte quante.
Un titolo invecchiato bene ma…
La rimasterizzazione di Commandos 2 mostra i segni del tempo soprattutto come gameplay, ma graficamente parlando è ancora gradevole da vedere. Sebbene le animazioni siano un po’ antiquate, si vede tutto il lavoro svolto sulle textures. Tuttavia le performance sono godibili. Il miglior risultato comunque lo si ottiene giocando alla TV e non in modalità handheld, visto che di per sé il titolo già essendo uno strategico mostra particolari piccoli. Il sonoro è rimasto invariato e se dobbiamo andare a cercare un difetto lo si riscontra esattamente nei meccanismi di gioco.
Secondo noi l’intero sistema avrebbe dovuto subire un completo restauro per essere ottimizzato per console moderne. Avere un gamepad come sostituto di mouse e tastiera non è stata una scelta azzeccata, alla luce del fatto che il titolo presenti anche piccoli bug. A noi è capitato, ad esempio, di usare il berretto verde mentre mirava con un fucile un soldato nemico. All’improvviso il nostro commandos è stato inspiegabilmente trascinato su un lato dello schermo. C’è da dire che poi i comandi di azione, quando attivati, non sono precisi e spesso sono causa di morte. Tutti questi elementi influiscono negativamente sull’esperienza generale, soprattutto in un gioco dove si deve “Pensare prima di agire” ed ogni errore non viene perdonato.
Conclusione
La versione rimasterizzata di Commandos 2 è un ritorno gradito perché si parla di uno strategico che ha fatto storia, ma riproporlo ad oggi, con altre tecnologie a disposizione senza usufruirne è stato davvero un peccato. Sembra quasi un compitino fatto tanto per riportare in vita un classico ma con quei difetti che nella sua versione originale era completamente assenti. Su Nintendo Switch il gioco è macchinoso, più complesso di quanto sembri e con caricamenti tra una partita e l’altra troppo eccessivi per il contenuto proposto. Ci aspettavamo sinceramente un lavoro migliore di questo, ma tant’è, quello che ci troviamo tra le mani è un gioco riuscito a metà, superficiale e che è ben lontano da quel capolavoro che tutti ricordiamo.
Non sarebbe stato meglio investire soldi ed energie, a questo punto, per lavorare su un vero e proprio remake?
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PRO:
- Graficamente rimodernizzato
- Un classico degli RTS
CONTRO:
- Meccanismi di gioco inadatti per una console con gamepad
- Qualche bug di troppo