Dopo ben sette anni dal primo capitolo ecco Detective Pikachu: Il Ritorno, spin off investigativo del brand dei mostriciattoli tascabili.
Detective Pikachu è uno spin off investigativo della serie principale, nato nel 2016 su 3Ds, adattato poi in un film live action nel 2019 e scomparso dai nostri schermi per anni, fino all’annuncio di un sequel a Giugno 2023. Dopo ben 7 anni dal precedente capitolo risulterà ancora capace di sorprendere e mantenere la sua identità originale? Scopriamolo.
Il Detective di tipo Elettro
Detective Pikachu è un gioco che ci mette nei panni di Tim, figlio di un grande detective scomparso in circostanze misteriose, che insieme al Pikachu compagno di avventure del padre si ritroverà ad indagare su una serie di casi misteriosi a Ryme City e dintorni. La particolarità? Questo Pikachu sa parlare! Nonostante solo Tim sia in grado di comprenderlo il simpatico topo giallo può parlare con i Pokémon, fare da tramite tra il protagonista e le creature e collaborare con loro. Pikachu è sicuramente il punto forte del gioco, il suo carisma e la sua presenza in scena reggono da soli tutta la storia, oltre alle fasi investigative.
Una storia elettrizzante
La trama è sicuramente il punto forte del gioco, che è a tutti gli effetti un seguito dell’originale! Dopo una breve introduzione che ci riassume tutti gli eventi importanti della prima avventura di Tim e Pikachu veniamo immersi nel primo breve caso, che oltre ad essere il tutorial è anche una sorta di epilogo delle vicende passate, con i nostri protagonisti che vengono premiati per i loro sforzi, finché la cerimonia viene interrotta da un evento inaspettato su cui investigare. Durante le indagini incontriamo i personaggi già incontrati nel primo capitolo e una serie di volti nuovi che ci accompagneranno nei casi che andremo ad affrontare.
Nel corso dell’avventura i protagonisti si troveranno di fronte una serie di indagini da svolgere, che spaziano da un furto di una pietra preziosa alla sparizione di un archeologo facendo man mano luce sul passato di Tim, di suo padre e del Pikachu che li accompagna, scoprendo poi come nei migliori gialli che i casi apparentemente scollegati nascondono un sottile filo che li unisce.
La scrittura però non è perfetta, il problema più grande è sicuramente la prolissità di certi dialoghi, che può portare i giocatori grandi e piccoli ad annoiarsi in alcune fasi meno entusiasmanti, in quei casi viene in soccorso la possibilità di accelerare i testi, fondamentale durante alcune missioni secondarie.
Un gameplay galvanizzante
Ma quindi, come si gioca a Detective Pikachu: Il Ritorno? Il gameplay è piuttosto vario, come molti altri investigativi la parte centrale è esplorare le mappe dell’area in cui si ambienta il singolo caso cercando indizi, testimonianze, prove e collegando le informazioni grazie all’immancabile taccuino di Tim, scegliendo l’ipotesi corretta tra quelle che formula il protagonista per risolvere un enigma. Inoltre abbiamo delle fasi in cui possiamo controllare Pikachu e premere dei tasti a tempo per compiere determinate azioni, come arrampicarsi su un Pokémon o lanciare un attacco elettrico, con risultati a volte esilaranti se si fallisce la prova.
Nelle varie aree in più sono presenti vari NPC che ci proporranno delle missioni secondarie, purtroppo una nota dolente dato che oltre ad essere poco ispirate a livello di gameplay, riducendosi tutte a spostarsi da punto A a punto B, non offrono nessuna ricompensa concreta se non una nota dedicata sul giornale a casa di Tim il giorno successivo, rendendole poco appetibili per il giocatore.
Ma la vera novità di questo capitolo che lo distingue dal primo è una: i Pokémon cavalcabili!
In ogni caso infatti Pikachu dovrà ricorrere all’aiuto di un Pokémon che, grazie alle sue peculiarità, lo aiuterà a risolvere un problema che blocca le indagini, contribuendo a rendere unico il caso con una sezione di gameplay speciale, che va dall’inseguimento di una traccia grazie all’olfatto di Growlithe ad un momento stealth reso possibile dalla vista a raggi X di Luxray, sicuramente la novità più gradita e che più resta impressa nel gameplay.
Un comparto tecnico che non fa scattare la scintilla
Purtroppo la nota dolente dolente del gioco è il lato tecnico, nonostante riesca a mantenere un framerate stabile la resa grafica non convince né a livello estetico né a livello qualitativo, non viene percepito il salto di qualità da 3Ds a Switch insomma, nonostante gli ambienti, specialmente interni come la casa di Tim o la stazione di polizia, siano ben dettagliati la resa grafica unita alla telecamera fissa, a delle texture con una risoluzione altalenante e a delle animazioni non del tutto convincenti portano il gioco a risultare non troppo piacevole considerando di cosa è stato capace l’hardware di Switch negli anni passati. Riguardo il fattore Switch in modalità portatile risulta decisamente più tollerabile, mentre in modalità TV mostra tutti i suoi limiti.
La colonna sonora invece a suo modo è buona, ma nessun brano colpisce particolarmente o rimane nel cuore, nota positiva invece per il doppiaggio inglese, che funziona bene in ogni momento e farebbe piacere veder introdotto nella serie principale.
La longevità si assesta tra le 10 e le 15 ore, durata bene o male normale per un titolo investigativo, la rigiocabilità però risulta bassa a causa della poca libertà nel gameplay e le missioni secondarie poco appaganti.
Un colpo di fulmine mancato
Detective Pikachu: Il Ritorno, nel bene e nel male, è esattamente quello che ci si poteva aspettare da un sequel dell’originale. Per quanto porti avanti la trama e riesca ad aggiungere interessanti novità al gameplay il salto temporale e di generazione non convince fino in fondo, risultando a tratti pesante e lento. Come detto a inizio recensione però il carisma di Pikachu era e resta forte e il gioco nel complesso è un investigativo più che sufficiente, per un pubblico tendenzialmente giovane a cui è dedicato è un buon titolo che stimola il ragionamento e la capacità di deduzione e può far passare più di qualche ora di divertimento.
Detective Pikachu: Il Ritorno è disponibile dal 6 Ottobre 2023 in versione fisica e digitale al prezzo di € 49.99.
PRO
- Storia interessante e personaggi carismatici
- Gameplay variegato
- Buona cura per i Pokémon e le loro interazioni
CONTRO
- Lato tecnico non del tutto convincente
- Bassa rigiocabilità