Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout – Recensione

da | 23/11/19 15:19

Un nuovo capitolo della serie Atelier sbarca su Nintendo Switch dando una rinfrescata alla serie. Sarà sufficiente? Scopriamolo insieme.

Dopo anni di produzioni di buon livello, ma sempre lineari, Gust Corporation si lancia in un rinnovamento abbastanza netto della saga di Atelier, abbracciando nuove meccaniche di gioco per cercare di dare nuova linfa al nuovo progetto. Stiamo parlando di Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout, sviluppato da Koei Tecmo Games e disponibile su Nintendo Switch dal 1 Novembre 2019.

L’intento degli sviluppatori e del publisher è quello di venire incontro ai giocatori di nuova data senza dimenticare i “veterani” che hanno supportato nel corso degli anni questo buonissimo franchise ormai consolidato nel panorama videoludico mondiale.

Una storia semplice ma pur sempre affascinante 

Prima di passare immediatamente alla componente narrativa facciamo una doverosa premessa: non ci troviamo di fronte a una trama indimenticabile, ma, fin dalle prime battute, si nota la cura dei dettagli adottata dagli sviluppatori in fase di creazione nel mondo di gioco e della varia interazione tra i personaggi. La protagonista di nome Ryza, una giovane ragazza figlia di una famiglia di agricoltori, vive in un classico villaggio costiero sognando di partire per un avventura fantastica.

Infatti un bel giorno capita proprio l’occasione che fa per lei, dopo alcuni problemi capitati in un bosco li vicino al villaggio, lei e i suoi inseparabili amici salvano la vita a Klaudia, figlia del mercante di zona. Da li in poi sarà un divenire di colpi di scena e notevoli evoluzioni nell’arco della storia. La longevità della produzione si assesta intorno le 30/40 ore, ovviamente destinate a salire se si vuole completare ogni minima aspetto presente in questo capitolo.

Non mancheranno alcune fasi di gioco molto emozionanti che si amalgamano in maniera quasi perfetta anche grazie ad una notevole di caratterizzazione dei vari coprotagonisti presenti nell’avventura. Ciò dimostra come, rispetto al passato, gli sviluppatori hanno concentrato gli sforzi anche su questa componente tanto cara a tutti i fan.

Un gameplay nettamente rinfrescato

In Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout non possiamo non costatare un cambio di passo per quanto riguarda il gameplay. Siamo passati dai vecchi combattimenti a turni, abbastanza tediosi e superati, a meccaniche in tempo reale. Così facendo riusciamo a studiare quale miglior tattica adottare per avere la meglio e vincere la partita. Controlleremo un party di 3 personaggi: noi comanderemo Ryza mentre gli altri membri del team saranno gestiti dalla CPU. Potremo decidere in un primo momento quale impostazioni scegliere per il nostro team, se adottare un comportamento passivo oppure aggressivo, tutto in base alle nostre esigenze.

Saranno presenti pure dei punti azione che acquisiremo con il completamente di ogni nostra mossa offensiva e, man mano che la lotta continuerà, avremo modo di riempire l’indicatore sulla destra che ci darà la possibilità di sferrare una mossa speciale nella battaglia. Ovviamente con il progredire della storia i combattimenti diventeranno sempre più difficili, ma grazie a questo sistema avremo modo di conquistare più velocemente punti azioni durante la nostra partita.

Un’altra componente molto interessante inserita in questo capitolo è l’alchimia. La giovane Ryza può miscelare, combinare e fondere tra loro un’infinità di materiali diversi recuperabili nel mondo di gioco, oppure semplicemente comprandoli dai negozianti. Potremo creare esplosivi, pozioni, strumenti, armature e molto altro ancora. Questa scelta è stata molto apprezzata, perché premia la componente esplorativa che, a nostro modo di vedere, in produzioni di questo genere, dovrebbe essere sempre presente per invogliare i giocatori ad esplorare invece di accontentarsi del minimo indispensabile.

Comparto Tecnico: un passo avanti rispetto al passato

Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout compie davvero un notevole passo avanti sia dal lato grafico che nella cura degli ambienti circostanti. Un potenziamento al motore grafico era necessario, specialmente per dare nuova linfa ad una serie che cominciava con il tempo a diventare stantia (in particolar modo sul lato tecnico). Sia in modalità portatile che in docked non abbiamo avvertito alcun tipo di rallentamento o cali di frame-rate. La qualità delle texture, delle ombre e la cura degli ambienti interni ed esterni è ottima, con una buona varietà di location. L’intelligenza artificiale si comporta bene, i nemici sono vari e ben diversificati tra di loro con un buona difficoltà anche nelle fasi più avanzate di gioco.

Il team di sviluppo ha voluto centellinare il tempo per smussare alcuni problemi storici della serie. Ottimo feeling con il Nintendo Switch Pro Controller che si dimostra particolarmente immediato in produzioni del genere. Stessa cosa vale per i Joy-Con, i quali hanno buoni tempi di reazioni specialmente in fasi concitate della nostra partita. Il comparto sonoro si dimostra di livello, certo non siamo di fronte a musiche da Premio Oscar ma nel complesso si sposano perfettamente con il titolo che stiamo giocando.

Conclusione

Diciamolo, Ryza e i suoi amici ci hanno convinto in questo nuovo capitolo della serie di Atelier. Il cambio di marcia si nota fin da subito, il comparto grafico è stato rinnovato e sono state aggiunte varie feature che consolidano una produzione di ottimo valore. Il nostro augurio è che con i prossimi titoli si possa continuare su questa linea per migliorare sempre di più una saga che merita di essere giocata.

Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout è disponibile dal 1° Novembre 2019, sia in edizione fisica (al prezzo di 59,99 €) che digitale (scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 59,99 per 5710,54 MB di spazio complessivi). Il gioco è localizzato in Inglese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO

  • Ottimo comparto grafico
  • Ryza si dimostra molto valida come protagonista
  • Modalità portatile ben ottimizzata

CONTRO

  • Assenza dei sottotitoli in italiano
  • Prezzo lievemente alto
  • Trama troppo classica

Link Utili:

Condividi su

Articoli Correlati

Funko Fusion – Recensione

Funko Fusion – Recensione

Finalmente i Funko sbarcano su Nintendo Switch con un videogioco a loro dedicato, ecco a voi la nostra recensione di Funko Fusion. Per la prima...

The Thing: Remastered – Recensione

The Thing: Remastered – Recensione

Ecco la nostra recensione di The Thing: Remastered per Nintendo Switch il videogioco ispirato al film di Carpenter del 1982. Il tie-in del film "La...