Nintendo Player è entusiasta di presentarvi l’intervista al team tutto italiano 3DClouds, sviluppatori di Xenon Racer e di King of Seas, loro ultimo progetto.
Dopo aver pubblicato il famoso titolo di corse Xenon Racer, lo scorso mese 3DClouds ha rilasciato il loro ultimo gioco ovvero King of Seas, di cui abbiamo scritto la recensione.
Il nostro Fabio Castelli ha potuto intervistare un membro del team tutto italiano, ovvero la Narrative Designer Sara.
- Salve, sono Fabio di Nintendo Player e voglio ringraziare Sara Valdameri, Narrative Designer di 3DClouds, la quale ha lavorato a King of Seas, titolo che arriverà presto su Nintendo Switch. Parto subito col chiederle se la storia è stata creata da zero, oppure si è ispirata a qualche leggenda di pirati?
Ciao Fabio! Mi presento, sono Sara, Narrative Designer di 3DClouds! La storia di King of Seas non è stata pensata con in mente qualche specifica leggenda di pirati, piuttosto abbiamo cercato di mettere nel calderone gli aspetti più caratteristici e interessanti dell’universo dei pirati e cercare di rielaborarli a modo nostro. Alcuni personaggi del nostro mondo hanno trovato ispirazione in pirati famosi della storia, come per esempio l’immancabile Barbanera!
- King of Seas sia come meccaniche che come scenario ricorda Overboard, uscito su PS1 molto tempo fa. Avete preso qualche spunto da quel titolo?
Di certo alcuni di noi si ricordano molto bene di Overboard e tra vari titoli è sicuramente un gioco a cui abbiamo guardato. La più grande ispirazione, però, è arrivata da Sid Meier’s Pirates sotto molti punti di vista, per non parlare di The Secret of Monkey Island, altra grande fonte di ispirazione.
- Quali sono stati i compiti del narrative designer all’interno del progetto? Hai dovuto occuparsi della creazione della trama?
Sicuramente la scrittura vera e propria della trama rimane la parte narrativa più sostanziosa, oltre a questo il mio compito è stato più generalmente occuparmi di vari aspetti che sono amalgamati nella narrazione di King of Seas. Questo coinvolge vari aspetti del gioco, perché oltre alle battute dei personaggi ci sono molte vie per raccontare il mondo di King of Seas e le necessarie informazioni utili ai fini di gameplay. Potete trovare parti di trama nascoste nelle missioni secondarie, nei nomi degli oggetti o, banalmente, nelle forme delle isole o nei nomi dei porti. C’è un intero mondo che racconta la storia di King of Seas, ridurlo alla sola parte testuale sarebbe limitante!
- Come si diventa narrative designer? Quali sono gli studi per poter arrivare a fare questo lavoro?
Non credo esistano ancora delle specializzazioni mirate nelle scuole per diventare narrative designer, almeno non quando ho dovuto scegliere io il mio percorso di studi. Io mi sono laureata al corso di Media Design e Arti Multimediali, che secondo me è stato fondamentale per acquisire le competenze necessarie perché in questo modo sono riuscita a coniugare materie come il game design insieme a quelle più classiche di regia o scrittura creativa e sceneggiatura. In generale possiamo dire che è utile studiare come narrare attraverso le varie sfaccettature che il videogioco ci mette a disposizione.
- Infine volevo chiederle se state lavorando a qualche nuovo progetto, o se state pensando a un sequel di un vostro gioco già pubblicato?
Abbiamo sempre le mani in pasta in nuovi progetti, in 3DClouds abbiamo due linee di produzione, una di progetti nostri come King of Seas e dall’altra parte progetti B2B! Infatti, proprio qualche giorno fa, abbiamo annunciato in collaborazione con Outright Games “Blaze and the Monster Machines Axle City Racers”, un kart game basato sulla serie animata e anche un nuovo prodotto legato al brand di Fast & Furious. Per il resto parlare di un sequel di King of Seas è ancora troppo presto, ma non possiamo escludere nulla!
- Guardando i vostri precedenti progetti, King of Seas si differenzia dagli altri come tipologia di gioco. Pensate di continuare a percorrere la strada degli RPG oppure continuerete a variare genere?
La vera risposta a questa domanda ci arriverà solo in futuro. Dipenderà molto anche dal modo in cui andranno le cose con King of Seas e come verrà accolto dal pubblico. Dal canto mio c’è da dire che King of Seas è stato un meraviglioso progetto al quale lavorare e l’idea di sperimentare sempre nuovi generi è una prospettiva parecchio divertente! Posso però dire che, ora che abbiamo abbandonato il solo genere dei racing e sviluppato nuove tecnologie, si sono aperte una quantità di strade completamente nuove da percorrere. I prossimi passi saranno sicuramente volti alla sperimentazione e alla consolidazione delle nostre competenze, in tutti i campi!
FINE INTERVISTA
Un ringraziamento a Sara di 3DClouds per aver risposto alle nostre domande. In bocca al lupo per il futuro e buon lavoro.