No Straight Roads – Recensione

da | 25/08/20 09:00

Sbarca a ritmo di rock No Straight Roads su Nintendo Switch, un’avventura musicale davvero molto particolare. Siete pronti? Ecco la nostra recensione.

Recentemente abbiamo provato esperienze a dir poco stravaganti nell’industria videoludica, alternando sempre generi di ogni tipo. Tale possibilità permetteva al videogiocatore di scoprire alcune perle prodotte da piccole realtà indipendenti, che fino a prima, per ragioni diverse, non avevano ancora catturato l’attenzione degli appassionati del settore.

Tra tutti i talenti che abbiamo avuto modo di scoprire ci soffermiamo in questo caso su Wan Hazmer, ex Game Designer che ha lavorato per ben 7 anni in Square Enix, collaborando in progetti del calibro di Final Fantasy Type, Final Fantasy Type-HD e infine il pluripremiato Final Fantasy XV.

Una volta terminato questo fruttuoso periodo lavorativo e aver deciso in seguito di abbandonare la compagnia nipponica, Hazmer insieme al suo collega Daim Dziauddin (Street Fighter V) ritenne fosse giunta l’ora di fondare un nuovo studio di sviluppo, stiamo parlando di Metronomik.

Da quel momento, dopo anni di silenzio attorno alle loro attività, diedero finalmente vita al loro primo gioco indipendente ovvero No Straight Roads, disponibile dal 25 agosto su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC.

Benvenuti a Vinyl City!

Il rock non muore mai. Con questa piccola premessa senz’altro di grande impatto, ci soffermiamo sulla componente narrativa di No Straight Roads, che molto probabilmente nella sua semplicità vi colpirà dritto al cuore per il ritmo frizzante che ci regalano i nostri due protagonisti, pronti a tutto pur di ristabilire l’ordine della loro dolce città.

In questa assurda avventura faremo la conoscenza del nuovo gruppo rock: i Bunk Bed Junction, composto dalla portentosa e accattivante chitarrista Mayday e dal saggio batterista Zuke, entrambi alle prese con una vera e propria lotta contro il potere gestito dall’impero dell’NSR che obbliga tutti ad ascoltare solo musica elettronica. 

Le premesse per questo disastro ci sono tutte, infatti una volta iniziata la partita e affrontato un breve tutorial che svela le meccaniche del gioco, saremo scartati ingiustamente da dei giudici che, dopo aver esaminato nel dettaglio la nostra esibizione musicale, vorranno a tutti i costi impedirci di suonare il nostro genere musicale preferito: il rock. 

Da quel momento verremo considerati dei fuorilegge e il nostro obiettivo sarà quello di smascherare una volta per tutte i crimini della NSR nella stilosa e accattivante cittadina di Vinyl City, restituendo la pace e l’armonia che solo prima dell’avvento dell’EDM (electronic dance music) esisteva.

Come se i problemi fossero finiti, i vari DJ che si stanno esibendo nei quartieri della città tolgono ingiustamente l’elettricità ai normali cittadini che si trovano ancora una volta a contatto con questi sporchi criminali e saremo noi che dovremo, con semplici attività secondarie, ristabilire la corrente elettrica, ma su questo punto ne parleremo nel dettaglio a breve.

Lo stile unico e frizzante del gameplay

No Straight Roads è davvero unico nel suo genere. Il gameplay è una completa miscela musicale che ci tiene incollati allo schermo, grazie anche ad un sistema di combattimento ben mappato e funzionale che si fonde completamente con l’ambiente circostante. 

Durante le nostre sfide contro i vari avversari sarà possibile intervallare da un personaggio all’altro a proprio piacimento, oppure ricorrere alla modalità cooperativa, quest’ultima però disponibile solo in locale. Il nostro batterista di fiducia, Zuke, è incentrato principalmente sulle combo veloci, invece la giovane Mayday è decisamente più lenta ma i suoi colpi una volta andati a segno fanno decisamente più danni.

I colpi dei nemici possono essere schivati con delle semplici mosse o rotolamenti che danno quella breve possibilità di essere invincibili. Non mancheranno anche i parry, infatti in determinate situazioni se si riesce a colpire a tempo alcuni laser di color violaceo è possibile rispedirli al mittente ottenendo un notevole colpo in termini di danno contro il nemico.

Nel compenso la difficoltà riscontrata a volte era fin troppo elevata dando anche una lieve sensazione di frustrazione in alcuni momenti, ma con il tempo una volta che padroneggerete il gameplay sarà tutto più semplice.

Soffermiamoci adesso sulle boss fight. Possiamo semplicemente evidenziarle così: ogni fase è un tentativo costante di schivare i nemici e ricaricare le proprie munizioni. Occorre prestare attenzione ad ogni minima cosa, soprattutto alle mosse del nemico e, una volta possibile, colpirlo con attacchi ben assestati dalla distanza. 

A questo punto si aggiungono le abilità speciali, da usare con accuratezza perché non sono illimitate e si ricaricano molto lentamente durante il combattimento. Con l’avanzare dell’avventura potrete equipaggiare interessanti strumenti che daranno un boost di migliorie ai due protagonisti. Un esempio di ciò sono gli sticker, che applicheranno un bonus a tempo limitato alla vostra attrezzatura.

Ricordatevi che, quando andrete ad affrontare il boss del quartiere, tali oggetti durano all’incirca il tempo di un sabotaggio, quindi sarà tenere gli occhi aperti. Tali oggetti scompaiono alla scadenza e si possono recuperare esclusivamente per le vie di Vinyl City. Un’altro interessante particolare sono le mod che si possono ottenere sconfiggendo i boss, una volta ottenuti posso essere equipaggiati per attivare mosse speciali esclusive per Mayday e Zuke

L’esecuzione di queste mosse speciali comunque consumerà un solo segmento della barra energetica situata in alto a sinistra vicino alla barra dei punti salute. Tale bonus può essere riempito nuovamente sfruttando semplici attacchi ai nemici oppure raccogliendo gli elementi energetici che troverete durante le battaglie.

Sarà possibile inoltre effettuare anche un duetto supremo, ma solo quando entrambe le barre energetiche sono al massimo, quindi usatelo in modo intelligente. Come ogni gioco che si rispetti si potrà salire di livello con i nostri protagonisti nel “concerto underground” presente nella nostra base segreta, che sarà svelata nelle fasi iniziali di gioco.

Potremo in seguito sbloccare le abilità di Mayday e di Zuke, in base al numero dei nostri fan. Le abilità sono bonus passivi permanenti che influiscono su diversi aspetti dei nostri protagonisti per renderli sempre più forti e per non aver nessun tipo di problema in determinate situazioni della storia. 

In alto a destra potremo controllare sempre il numero dei nostri fan e, una volta raggiunto una considerevole quota, potremo sfruttare al massimo tale bonus per sbloccare ogni tipo di abilità che riteniamo più opportuna. Potete ottenere altra energia dai fan sconfiggendo gli artisti, i boss del quartiere della NRS, dato che in ogni momento potremo riaffrontare i vecchi nemici che abbiamo già sconfitto per migliorare le nostre prestazioni. 

Passando invece nella fase esplorativa, il gioco ha uno stile classico in terza persona in cui avremo l’opportunità di visitare le strade della città, dove potremo far conoscenza di simpatici NPC secondari. Sempre in questa fase potremo anche svolgere alcune attività secondarie come, ad esempio, quella dedicata ad un misterioso blackout di alcune zone di Vinyl City.

A nostra discrezione potremo aiutare gli abitanti della cittadina, ripristinando le apparecchiature con nuclei energetici chiamati Mini-Qwasa. Tali oggetti saranno sparsi nelle varie location, un ottimo modo per fare qualche attività secondaria divertente e per spezzare un po’ il ritmo con la missione principale. 

Non mancherà la possibilità anche di provare un mini gioco retro’ nel covo della band, che si trova nelle fogne al riparo da occhi indiscreti della NSR. Tra le varie chicche extra oltre a una buona longevità che si assesta attorno alle 15 – 20 ore circa ci sarà la possibilità di nutrire un coccodrillo come simpatico animale domestico, esaminare i monumenti, cercare anfratti segreti sparsi per la mappa e ascoltare le varie cassette musicali contenenti importanti indizi sulla narrativa del gioco.

Qualche lieve problemino tecnico che non mina l’esperienza di gioco

Sul comparto puramente tecnico No Straight Roads non sfigura affatto sulla console di punta di casa Nintendo. Certo, in modalità portatile bisogna essere chiari fin da subito, la risoluzione ne risente parecchio con alcuni gravi problemi che colpiscono principalmente il lato estetico.

Non ci troviamo di fronte a qualcosa che possa danneggiare l’esperienza di gioco ma certamente il nostro consiglio è quello di giocarlo in modalità docked, che premia la qualità trasmessa dalla produzione e il notevole lavoro svolto da parte del team di sviluppo. Ottimi sono anche i risultati per quanto riguarda la risposta dei comandi durante l’utilizzo del Nintendo Switch Pro Controller.

I vari ambienti proposti nel corso della storia, anche con la città principale di sfondo, meritano un applauso, ben caratterizzati e credibili fino in fondo. Spicca su tutto anche l’enorme qualità narrativa, con momenti spiritosi e ben ritmati, frutto di un cast credibile fin dalle prime ore di gioco. La modalità cooperativa fino a tre giocatori da quell’input in più a tutto il gioco, avremo anche alla possibilità di comandare un alligatore che aiuterà i giocatori in battaglia.

La colonna sonora, con le varie musiche, è a dir poco spettacolare, trascinante in ogni istante sia per quanto concerne la componente puramente rock che per il lato “tamarro” dell’opera con sonorità più votate alla musica elettronica. Ottimo anche il feeling con il supporto al touch screen, molto utile per raccogliere e trasformare oggetti in-game rendendo sempre più unica l’esperienza.

Un’esperienza divertente e scanzonata che consigliamo a tutti

No Straight Roads è davvero il titolo giusto al momento giusto, specialmente in questo periodo che, dopo tutte le problematiche che stiamo vivendo, serve principalmente per aiutare a staccare la spina un po’ dalla vita quotidiana che ci attanaglia. 

Un’esperienza fresca e divertente, proprio come voleva offrire il team di sviluppo a tutti i videogiocatori di nuova e vecchia data, con un comparto narrativo credibile e ben ritmato, frutto dell’amore del team nei confronti della sua opera. Noi di Nintendo Player lo consigliamo a occhi chiusi. 

No Straight Roads è disponibile dal 25 agosto 2020, sia in edizione fisica che digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 39,99 € per 4797,00 MB di spazio complessivo. Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Giapponese, Coreano, Portoghese, Russo, Cinese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO:

  • Narrativa divertente e ben ritmata
  • Stile unico nel suo genere
  • Comparto sonoro di altissimo livello

CONTRO:

  • Qualche problemino di ottimizzazione su Nintendo Switch
  • In modalità portatile la risoluzione ne risente parecchio
  • Difficoltà a volte troppo frustrante 
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