Le vicende di Munch e Abe sbarcano su Nintendo Switch. Siete pronti per questa particolare ma divertente avventura? Ecco la nostra recensione di Oddworld: Munch’s Oddysee.
Il tempo scorre velocemente, e lo sa bene Oddworld: Munch’s Oddysee, che porta sulle spalle una discreta ma notevole quantità di anni, ben 19 dalla sua pubblicazione originaria sulla prima Xbox nel lontano 2001. Era il primo capitolo della serie ad abbracciare una linea progettistica differente: il suo intero sviluppo in 3D gli da una nuova linfa, stessa sorte per altri titoli di questo genere.
Sviluppato da Oddworld Inhabitants, storica azienda americana fondata dal duo Sherry McKenna e Lorne Lanning nel 1994, Oddworld: The Munch’s Oddysee arriva finalmente su Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite. Il titolo è disponibile dal 14 maggio 2020 esclusivamente in formato digitale scaricabile dal Nintendo eShop.
Un platform quasi unico nel suo genere
La storia si concentra su Abe e sul tripedonte Munch, l’ultimo di una specie che è stata quasi completamente sterminata a causa della pesca commerciale, entrata in voga in maniera energica nelle popolazioni industrializzate di Oddworld ormai da anni.
Infatti, Munch viene catturato e imprigionato: questa volta, i nemici, non vorranno ucciderlo, come si potrebbe pensare, ma trasformarlo in una specie di radar in loro aiuto in grado di scovare e catturare altri animali.
La razza in questione è molto preziosa e ricercata, i loro polmoni sono una risorsa a dir poco essenziale per i cattivoni di turno. Sappiate una cosa, presto Abe e Munch si incontreranno ed entrambi faranno di tutto per porre fine al destino crudele che potrebbe aspettare quest’ultimo in questa emozionante avventura, dove dovranno anche liberare tutti i personaggi tenuti prigionieri ingiustamente, prima che vengano esaminati ai piani bassi del complesso farmaceutico Vykker.
Da questo momento però non entreremo troppo nel dettaglio della linea narrativa del gioco, anche per non cadere in inutili spoiler e per non rovinare l’esperienza di gioco a tutti coloro che non hanno ancora abbracciato questo fantastico mondo.
Gameplay a dir poco vario e divertente
Questo capitolo e il primo della serie dove si potranno utilizzare effettivamente due personaggi differenti. Tale scelta amplia in maniera enorme la nostra possibilità di gioco, ogni personaggio avrà le sue abilità ben marcate che saranno fondamentali per avanzare senza troppi problemi nella nostra partita.
Soffermiamoci un attimo su Abe: una mossa molto utile è quella di controllare mentalmente ogni nostro nemico, questa abilità ci potrà avvantaggiare in aree non proprio amichevoli. A differenza degli altri capitoli, la vera novità è la risoluzione di determinati puzzle game in cui sarà fondamentale la cooperazione tra i due protagonisti, infatti la possibilità di alternarsi tra un personaggio e l’altro è a dir poco necessaria.
Parliamo ora di Munch: sebbene sia lento, un’abilità molto utile è quella di saper nuotare benissimo, a differenza di Abe. Grazie a questo dono riuscirà a scappare senza problemi dai nemici che lo inseguono semplicemente gettandosi a mollo e, grazie alla sua antenna speciale, potrà servirsi di ogni cosa cosa a distanza per eliminare con facilità chi lo sta inseguendo.
La longevità invece dipende da quanto è bravo il giocatore a risolvere nel minor tempo possibile ogni problema che dovrà affrontare, ma non preoccupatevi, in questo titolo non esiste il game over: se uno dei due personaggi sarà sconfitto ripartiremo immediatamente dall’ultimo check-point.
In fase di recensione, tutte queste novità ci hanno ben impressionato. Ciò amplia notevolmente l’offerta e da una profondità non banale all’impianto molto differente rispetto al passato, non solo per il cambio del concept artistico.
Porting di ottima fattura
Oddworld: Munch’s Oddysse si presenta in versione HD su Nintendo Switch, un porting realizzato dalla versione PlayStation 3 che ci sentiamo di definire molto valido. Certo nulla di sconvolgente, svolge abbastanza bene il suo lavoro anche se, bisogna essere onesti, gli anni dalla sua prima release su Xbox si percepiscono bene.
I tempi di caricamento, in determinati punti, sono abbastanza tediosi e qualche crash improvviso rovina il gameplay, confidiamo che tutto venga risolto con un aggiornamento il più presto possibile.
Parlando invece dell’intelligenza artificiale dei nemici e dei compagni è più che soddisfacente per gli standard di quell’epoca, così come la difficoltà nel completare i vari puzzle ambientali, ma forse con una dose di ripetitività un po’ marcata.
Per quanto riguarda il Nintendo Switch Pro Controller e i Joy-Con, anche in questa versione si dimostrano ben ottimizzati e con nessun problema di latenza, anche nelle fasi più concitate quando siamo chiamati a cambiare velocemente personaggio.
Ultimo piccolo particolare, che comunque non vogliamo trascurare per fornirvi una recensione il più corretta possibile, è la mancanza dei sottotitoli in lingua italiana. Questa scelta, a parer nostro, limita in parte l’esperienza di gioco, anche se sarebbe un ottimo modo per imparare l’inglese.
Conclusione
Alla fine della nostra recensione cosa ci sentiamo di dire realmente? Oddworld: The Munch’s Oddysee è davvero un titolo particolare, sente su di se il peso del tempo, ma se volete vivere le avventure dei nostri due spericolati eroi questa è l’occasione giusta.
Oddworld: The Munch’s Oddysee è disponibile dal 14 maggio 2020, in digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 29,99 per 768,00 MB di spazio complessivo. Il gioco è localizzato in Inglese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.
Pro:
- Storia sempre molto divertente
- La possibilità di utilizzare i due protagonisti dà una ventata di freschezza al titolo
- Ottimo porting
Contro:
- Sente il peso degli anni sebbene sia la versione HD
- Chi non ha giocato i capitoli precedenti perderà comunque una parte delle avventure di Abe
- Prezzo troppo alto