Pine, in arrivo il 10 Ottobre 2019 su Nintendo Switch, è l’ultimo lavoro di Twirlbound. Vi riportiamo un passo saliente di una recente intervista.
Come ben sappiamo, e come vi abbiamo anticipato in questo articolo, Pine è stato posticipato da agosto a ottobre per perfezionare gli ultimi lavori sulla versione per Nintendo Switch.
Gli sviluppatori sono stati intervistati da Nintendo Life riguardo diversi aspetti del loro titolo. Tra tutti, spicca una digressione riguardo le somiglianze che avvicinerebbero Pine a The Legend of Zelda: Breath of The Wild.
L’intervista
A seguire vi riportiamo la parte saliente dell’intervista, tradotta dalla redazione di Nintendo-Player. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!
Visualmente e concettualmente, le comparazioni con Zelda BOTW sono inevitabili. Dalla prospettiva dei creatori, quanto aiuta una comparazione come questa? Risulta scoraggiante essere comparati ad un titolo così famoso?
É sempre stata un’arma a doppio taglio. Lo sviluppo di Pine è iniziato prima che i dettagli su Zelda: Breath of The Wild emergessero, in un periodo in cui non era ancora sul mercato.
Dopo che i primi dettagli iniziavano a venire a galla, abbiamo realizzato di trovarci sulla strada giusta, perché un team 100 volte più grande del nostro stava creando qualcosa di simile da qualche parte nel mondo, ma dall’altro lato della medaglia, dovevamo far sì che Pine si facesse notare da solo.
Abbiamo iniziato a moderare le aspettative di alcuni, dato che qualche giocatore si aspettava un enorme Tripla A a mondo aperto: é chiaramente più piccolo di questi grandi titoli.
Fortunatamente, il mondo e la struttura di gioco sono vastamente diversi, dato che si rivolge tutto attorno ad una simulazione continua, un qualcosa che è molto caratteristico di Pine.
Zelda: Breath of The Wild ha donato un sacco di ispirazione a livello di design per i giochi a mondo aperto, ma abbiamo osservato gli altri titoli dello stesso genere presenti sul mercato così come il capolavoro di Nintendo.
É interessante come le persone citino sempre la comparazione grafica, ma pensiamo che Zelda abbia uno stile in cel-shading distintivo.
Semplicemente non ci sono così tanti open world stilizzati – spesso hanno un approccio di stile più adulto, grintoso e realistico, come The Witcher, Horizon, e Assassin’s Creed – quindi capiamo il perché di questo collegamento.
Immaginiamo Pine più sulla scia di come apparirebbe un Fable nel 2019, quindi un po’ meno stilizzato rispetto a Breath of The Wild.