Q.U.B.E. 2 – Recensione

da | 20/02/19 15:00

I cubi colorati di Toxic Games tornano su console Nintendo con Q.U.B.E. 2, sequel diretto del primo titolo della software house inglese uscito ormai otto anni fa.

Toxic Games è un’interessante game studio indipendente di base a Londra creata dagli ex compagni di classe Daniel Da Rocha, Dave Hall e Jonathan Savery. I tre, senza alcuna competenza di programmazione, iniziarono a lavorare nel 2009 ad un progetto studentesco chiamato Q.U.B.E., titolo che soli 2 anni dopo diventò proprio il loro primo e ufficiale videogioco.

Nel 2015, la software house rilasciò Q.U.B.E. su Nintendo Wii U in versione Director’s Cut e ora, a distanza di un anno dall’uscita su PC, Toxic Games è nuovamente pronta a portare i suoi cubi colorati su console Nintendo con Q.U.B.E. 2.

Q.U.B.E. 2 è letteralmente lo stesso gioco del predecessore con l’unica differenza, seppur piccola, collocata nella trama. Vestirete i panni dell’archeologa Amelia Cross che si risveglia da un presunto schianto su di un pianeta alieno a seguito di una terribile tempesta di sabbia. La povera archeologa trova rifugio in una monolitica struttura dove, con l’aiuto della misteriosa Emma via radio, dovrà riuscire a risolvere una serie di puzzle per trovare così un secondo sopravvissuto allo schianto e lasciare definitivamente il pianeta.

Il gioco si sviluppa in undici livelli in cui dovrete vedervela con rompicapi molto simili a quelli offerti dal Portal di Valve. Amelia, equipaggiata di una tuta molto particolare, avrà a che fare con dei cubi colorati. L’archeologa dovrà usare il potere offerto dai suoi guanti per creare e usare cubi differenti con lo scopo di proseguire quindi con il livello successivo. I cubi, come abbiamo detto, sono colorati e di vario tipo: ad esempio, il cubo blu farà saltare Amelia se proverà a camminarci su, quello arancio fungerà da “ascensore”, quello verde semplicemente da peso o oggetto da far volare da una parte all’altra sfruttando e combinando le particolarità degli altri cubi, e così via.

Il gameplay è parecchio immediato e il suo livello di difficoltà ben bilanciato, riuscirete a passare la prima metà di livelli quasi senza problemi per poi aver qualche grattacapo nella parte finale. Il modus operandi di Amelia sarà, nella maggior parte delle volte, sempre lo stesso. Alcuni livelli però vi lasceranno sicuramente senza fiato per la via action che intraprenderanno quasi sorprendentemente.

Q.U.B.E. 2 è sì lo stesso gioco del suo predecessore ma è anche migliore in quasi tutto, trama in primis. Su Nintendo Wii U, dopo diverse run, si abbandonava il gioco per cercare magari più soddisfazioni e stimoli in altri titoli. Questo particolare è stato intelligentemente limato in Q.U.B.E. 2, grazie proprio ad una trama più intrigante e una diversità scenografica più amplia.

Ma come si comporta Q.U.B.E. 2 su Nintendo Switch? Bene, tutto sommato, come il resto dei giochi in prima persona sviluppati con il motore grafico Unreal. Q.U.B.E. 2 è piacevolmente giocabile anche in modalità portatile, il che lo rende più che adatto a sessioni “mordi e fuggi” utili per spezzare il ritmo monotono quotidiano. Bene anche in modalità TV, magari con Pro Controller in mano.

Meno bene per quanto riguarda il fattore Switch, poco supportato anzi, limitato alla sola portabilità. Una mira con giroscopio avrebbe aiutato non poco visto che la sensibilità di mira è risultata in qualche occasione un po’ troppo rigida (migliorata aumentando la sensibilità sia dell’asse X che Y).

Immancabile per un gioco del genere sono invece le opzioni di accessibilità tra cui la modalità per Daltonici o il Salto Assistito, giustamente presenti nelle opzioni di gioco. Un plauso va fatto anche a David Housden (nominato ai BAFTA), compositore della colonna sonora del gioco ambient e d’atmosfera davvero ben orchestrata. Una tracklist composta da 16 brani da ascoltare anche nel tempo libero.

Da segnalare, invece, un piccolo bug: in alcune occasioni la localizzazione dei testi in italiano si perde per strada, nel senso che durante il pieno di un dialogo più o meno importante vedrete i testi cambiare da italiano a inglese, per poi tornare, alla fine, alla nostra lingua. Un problema che ci ha fatto più volte sbuffare e perdere un pizzico di testo.

Q.U.B.E. 2 diventa quindi il miglior titolo del genere “puzzle in prima persona simil Portal“ presente su eShop scansando l’ottimo The Spectrum Retreat (sviluppato dal “baby” prodigio Dan Smith) e l’opaco Chromagun. Q.U.B.E. 2 è un degno sequel che non fa rimpiangere l’idea originale, anzi la migliora in vari aspetti, trama su tutti, capace di sorprendere e impegnare gradualmente il giocatore con i suoi puzzle colorati e basati sulla fisica (che alcune volte è un po’ rigida).

La nuova proposta di Toxic Games si è aggiudicata la promozione all’istante.

Q.U.B.E. 2 è disponibile da oggi, 21 febbraio 2019, sul Nintendo Switch eShop al prezzo di € 19.99 per 2.4 GB di spazio su console o microSD. Il gioco è localizzato in italiano (testi) e compatibile con il Cloud dei dati di salvataggio e Pro Controller. Non include invece il DLC Lost Orbit, pacchetto contenente nuovi puzzle e collezionabili.

Pro:

  • Lima alcune perplessità incontrate nel titolo originale
  • Trama interessante
  • Buon livello di difficoltà
  • Ottima colonna sonora
  • Una chicca in portatile..

Contro:

  • ..ma il fattore Switch si limita a questo
  • Mira inizialmente un po’ rigida
  • Qualche errore di traduzione dei testi
  • Non include il DLC Lost Orbit

Link utili:

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