Preparatevi per un viaggio indimenticabile da vivere nei panni di una simpatica volpe. Bando alle chiacchiere, ecco la nostra recensione di Spirit of the North.
Ormai è un po’ di tempo che nel mondo dei videogiochi si cerca di far provare emozioni diverse e alquanto poetiche. Alcuni titoli propongono semplici storie rilassanti, con un misto di malinconia che non fa mai male ma che allo stesso tempo nascondono qualcosa di realmente profondo che solo determinati giocatori avvezzi a questo genere possono cogliere appieno.
Questo è il caso di Spirit of the North, sviluppato da Infuse Studio, un piccolo team composto da sole tre persone che cerca di convincerci fin dalle prime battute di gioco. Il titolo sarà disponibile a partire dal 7 maggio 2020 su Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite.
Una storia silenziosa ma affascinante allo stesso tempo
Questa particolare avventura divisa in 8 capitoli ci permetterà, come precedentemente detto, di impersonare una graziosa e simpatica volpe rossa, con la quale dovremo avere a che fare per scoprire che cosa è successo realmente in questo mondo desolato.
Avviata la nostra partita, dopo un breve filmato iniziale, saremo alla ricerca di un posto dove trovare riparo dalla neve e dal freddo che colpisce in maniera energica il luogo dove vivremo le nostre gesta. Finalmente dopo un lungo tragitto troveremo un enorme grotta, dove poterci riposare e riscaldare, ma allo stesso tempo poter continuare la nostra esplorazione di questa nuova zona.
Ma proprio in quel momento dinanzi a noi troveremo un’altra volpe, di sesso femminile e ben diversa da come potremmo immaginarcela inizialmente.
Infatti, colei che abbiamo avuto modo di conoscere, sarà niente meno che una creatura incorporea: le forme ai nostri occhi saranno quelle di una classica volpe ma in realtà sarà lo Spirito del Nord che si presenta al nostro cospetto per indicarci la via da seguire.
Certo, come incipit non è molto originale e l’assenza di una narrativa chiara o di testo si farà sentire specialmente per tutti coloro che non sono vicini ad esperienze videoludiche del genere.
La trama, sebbene non sia svelata, è presente comunque con forza: il nostro compito sarà quello di scoprire quale male sta attanagliando il mondo dove viviamo e noi dovremo far di tutto per poterlo salvare insieme anche agli antichi spiriti degli abitanti ormai defunti della zona.
Una volpe sveglia e tenace approda sulla console Nintendo
Bisogna dirlo fin da subito, non aspettatevi un gameplay molto variegato ma possiamo dire che fin dalle prime ore di gioco è senz’altro ben realizzato e si amalgama benissimo con la leggerezza e unicità della nostra volpe.
Si potranno utilizzare, man mano che si avanzerà nella partita, alcune abilità importanti che ci permetteranno di passare dalla versione terrena a quella spirituale, donandoci determinati poteri che ci serviranno non poco in-game.
Infatti, in un determinato momento del gioco, la nostra volpe assumerà una propria forma spirituale, ed è proprio da li’ che noi potremo interagire con degli speciali fiori blu. Tale possibilità sta a significare ciò che è rimasto puro anche dopo la tremenda corruzione che serpeggia nel mondo che ci circonda e che sta portando alla distruzione il tutto.
Non mancheranno anche azioni decisamente più classiche, che ci aiuteranno nelle nostre fasi di esplorazioni tra cui la semplice corsa veloce oppure tante altre che scoprirete per facilitare la risoluzione di alcuni puzzle game che incontrerete durante la partita.
Oltre alla campagna principale, se cosi vogliamo definirla, sono confermate anche alcune attività secondarie non meno importanti che scoprirete ben presto. Una di queste consiste nel raccogliere alcuni scettri sparsi nella mappa di gioco, per poi consegnarli agli ex abitanti ormai defunti per donar loro la pace definitiva che meritano.
Quindi, nell’insieme, a livello di longevità ci troviamo ad avere a che fare con un progetto in linea con i canoni di questo genere, con un grado di rigiocabilità veramente basso.
Comparto Tecnico
Infuse Studio ha compiuto un lavoro davvero egregio e notevole se pensiamo a quanto lavoro ci deve essere dietro ad un progetto del genere e non dimenticando il piccolo numero di sviluppatori alle spalle. Alterneremo ambientazioni nevose con ghiacciai, fino ad arrivare nelle terre verdi dove potremo constatare quanto siano ben realizzate e allo stesso tempo molto credibili.
In fase di recensione abbiamo però dovuto imbatterci in alcuni bug e rallentamenti grafici oltre anche a tempi di caricamento della partita abbastanza tediosi. Confidiamo quindi che al momento del rilascio si possa correggere il tutto con una patch per risolvere questa problematica.
Il feeling con i comandi di gioco e con il Nintendo Switch Pro Controller è senz’altro ben ottimizzato, frutto di un lavoro ben realizzato e con tempi di reazione più che ottimi. Ma il vero punto di forza sono le musiche presenti nel titolo che sono a dir poco favolose arrangiate molto bene, in grado di farci vivere in maniera fantastica questa produzione.
Fine del nostro viaggio
Spirit of the North è quel titolo che ci sentiamo assolutamente di consigliarvi, certo differente dalla massa, ma perfettamente coerente con quella fetta di titoli presenti sul mercato che fanno della poesia e del viaggio la loro principale fonte di vita.
Il team di Infuse Studio merita quindi una possibilità, perché produzioni di questo genere devono e sono da supportare per far si che in futuro questo genere non scompaia mai.
Spirit of the North è disponibile dal 7 maggio 2020, in digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 20,99 per 2013,00 MB di spazio complessivo. Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Portoghese, Russo, Cinese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.
Pro:
- Una storia silenziosa ma affascinante
- Graficamente un buon lavoro anche su Nintendo Switch
- Comparto sonoro di inestimabile livello
Contro:
- Assenza di contenuti esclusivi per la piattaforma Nintendo
- Ad alcuni potrà non piacere
- Longevità mediamente bassa