Durante un’intervista recente per Nintendo Dream il game director Hidemaro Fujibayashi e il produttore Eiji Aonuma hanno discusso i nemici che compaiono all’interno di “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”, inclusi i Griock.
I Griock sono dei draghi con diverse teste, tre nel caso di Tears of the Kingdom, comparsi solo in alcuni titoli precedenti della saga. Li troviamo infatti in The Legend of Zelda, Oracle of Seasons e Phantom Hourglass sotto forma di boss. In quest’ultimo capitolo della serie, Tears of the Kingdom, gli sviluppatori hanno voluto includere “dei mostri che potessero tenere testa ai temibili Lynel di Breath of the Wild ma che si trovassero nelle isole celesti”
Di seguito trovate un estratto dell’intervista, tradotto in italiano dall’inglese (estratto che potete trovare in inglese qui). Mentre qui trovate un’intervista al game director Hidemaro Fujibayashi a proposito della principessa Zelda e del suo ruolo all’interno del gioco.
Fra i vari mostri che troviamo in Tears of the Kingdom, ce ne sono alcuni che non apparivano da un po’ di tempo all’interno della serie The Legend of Zelda. Come mai?
Fujibayashi: Per quanto riguarda i mostri, abbiamo dato priorità al gameplay al momento della loro creazione. Abbiamo pensato a quali mostri avrebbero reso meglio nel cielo, nelle caverne, nei sotterranei e nelle altre nuove aree del gioco. Per esempio, volevamo un mostro che potesse competere con il Lynel di Breath of the Wild in quanto a forza ma che si trovasse nelle nuove aree del cielo, quindi doveva avere le ali per volare, essere grande e sembrare molto forte … e mentre ci pensavamo, ci è venuto in mente il Griock.
Mentre pensavamo al gameplay ci siamo guardati indietro per vedere se c’erano mostri nei giochi più vecchi della saga che si potessero adattare a quello che ci serviva e se ne trovavamo alcuni, li abbiamo adattati per essere implementati in Tears of the Kingdom. Per fare un altro esempio, per le caverne, per adattarsi al terreno, volevamo un mostro che potesse aggrapparsi al soffitto. Poiché non esisteva un mostro con questa caratteristica nei giochi precedenti, abbiamo creato un nuovo mostro, l’Obbroblin. Il gameplay permette di creare armi a lunga gittata utilizzando l’abilità “Compositor”, e i mostri come gli Obbroblin permettono di sfruttare questa caratteristica.
Avete apportato dei cambiamenti anche ai mostri già noti, come ad esempio nel caso dei Capi Boblin che attaccano sempre insieme a un gruppo di Boblin.
Anouma: abbiamo pensato ai Capi Boblin in modo tale da offrire un combattimento per più personaggi insieme. Rappresentano una bella sfida per Link da solo, all’inizio, ma acquisendo degli alleati durante il combattimento i giocatori li possono approcciare con sicurezza. Abbiamo voluto dare ai giocatori un assaggio della loro stessa medicina, per questo abbiamo messo una serie di Boblin insieme ai Capi Boblin!
I nemici sono anche in grado di coordinarsi negli attacchi.
Fujibayashi: Anche i nemici aderiscono al tema di questo gioco che prevede la cooperazione con gli alleati, infatti danno vita a battaglie di gruppo.
Anouma: Inoltre penso che questo permetta ai giocatori di sperimentare e di divertirsi usando sempre nuovi oggetti per vincere nei combattimenti. Se si lancia un Fiore Frastornante, i nemici iniziano ad attaccare i propri alleati, consentendo a Link di osservare la scena da lontano. Durante lo sviluppo del gioco abbiamo riflettuto molto sul posizionamento dei nemici in relazione alle meccaniche di gioco.
Se non avete ancora giocato The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, qui sotto trovate il trailer di presentazione del gioco!